La ‘pasionaria’, l’urbanista e il prof. Ecco alcuni tra i personaggi ipoteticamente ascrivibili alla squadra dei lagallabili, cioè dei componenti della giunta del sindaco Roberto Lagalla che si è insediato, secondo cerimonia di prammatica, a Palazzo delle Aquile. Il nuovo affittuario dell’immobile di piazza Pretoria deve sbrigarsi, per rimarcare due discontinuità. La prima: con l’ultimo quinquennio di assopimento che ha prodotto lo sfascio di Palermo. La seconda: con i faticosi riti politici del centrodestra, la coalizione abituata a dilungarsi in discussioni e sciarre interminabili.
Ecco perché c’è tutto l’interesse ad accelerare, beninteso, con la variabile dei tanti interlocutori. Il sindaco Lagalla l’ha detto chiaro e tondo: “Sarò già da subito al lavoro con la macchina organizzativa del Comune per pianificare”. L’impresa di guarire Palermo non sarà “né breve, né facile”. Proprio per questo è necessario non perdere tempo. Passabile metafora calcistica. Il sindaco è l’allenatore-giocatore, la giunta è, appunto, la squadra. Sapere chi scenderà in campo può essere motivo di giubilo o di sconforto. Già, ma chi scenderà in campo? Le variabili sono tante. Al Bilancio andrà un tecnico ‘d’altissimo profilo’. Chi altri potrebbe mettere mano ai complicatissimi conti del Comune? Francesco Cascio dovrebbe essere vicesindaco. Un posto, probabilmente, sarà appannaggio del collega di partito, Andrea Mineo. E torniamo alla ‘pasionaria’, all’urbanista e al professore.
La pasionaria è Rosi Pennino, forzista con una precedente militanza a sinistra, nel cuore di Gianfranco Miccichè, paladina dei diritti dei più fragili e delle famiglie che affrontano la battaglia dell’autismo. Non è stata eletta, per un soffio, in consiglio comunale. Ma potrebbe approdare all’assessorato alle Politiche sociali. L’urbanista è Maurizio Carta, professore, autore, profilo tecnico, con un curriculum importante, a cui andrebbe l’Urbanistica, ca va sans dire. Ai Lavori pubblici potrebbe esserci un’occasione per il professore e ingegnere Luigi Palizzolo, candidato con l’Udc, altra figura di spicco nel suo ambito professionale.
Sono da considerare dei sicuri lagallabili? Niente affatto. Dovremmo averlo imparato che la politica è il simbolo delle strade tortuose che si avvitano, arrivando a esiti imprevedibili. I professori Carta e Palizzolo dimostrerebbero, tuttavia, un assunto che, magari, saprà trovare altre conferme. Chi si appresta a una lunga traversata, generalmente, sceglie compagni di viaggio del suo mondo precedente, di cui si fida e che gli somiglino. Non sarebbe strano per un professore universitario ed ex rettore chiamare alle armi (incruente) dell’amministrazione altri professori universitari. Cultura e competenza sono carte da giocare nel caos di Palermo. Dopo, resterebbe Santa Rosalia. (Roberto Puglisi)