La proposta shock di Chiodi: | "Chiudere l'università" - Live Sicilia

La proposta shock di Chiodi: | “Chiudere l’università”

E insieme a quella della città dello Stretto anche gli atenei di Bari e Urbino. La pensa così il presidente della Regione Abruzzo, che ha aggiunto: "Sono le ultime Anvour, basta fabbriche di illusioni". Il rettore: "Chiodi pensi agli sprechi delle Regioni".

 

Messina
di
5 Commenti Condividi

PESCARA – Chiudere le Università di Bari, Messina e Urbino. Lo scrive su facebook il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi perchè ”non è frequentando una fabbrica delle illusioni che ci si costruisce il futuro”. Chiodi spiega che i tre atenei sono ”in fondo alla classifica dell’Anvur”, ossia l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca e quindi ”crederò che il governo sia impegnato a ridurre le spese (per ridurre le tasse) quando Letta e Saccomanni si recheranno a Bari, Messina o Urbino per spiegare che la chiusura di quelle tre Università è nell’interesse dei loro figli”. Successivamente Chiodi ha chiarito che negli Stati Uniti ”anche un obamiano di ferro qualche tempo fa ha chiuso una cinquantina di scuole pubbliche scadenti”. Anche perchè ‘si deve favorire un percorso di imitazione in senso qualitativo. Altrimenti la scadente qualita”’ degli atenei ”continua ad essere tollerata se non perseguita per altri fini: baronie, posti di lavoro assistenziali che alla lunga peggiorano il sistema”, conclude il presidente d’Abruzzo.

”È del tutto fuori luogo il commento del Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il quale, tra l’altro, riprende un commento apparso oggi sul ‘Corriere della Sera”’. Lo ha detto il rettore dell’Università di Messina Pietro Navarra ribattendo al governatore abruzzese. ”Se da un lato appaiono inadeguate – aggiunge – talune valutazioni espresse su realtà distanti dal suo ruolo istituzionale, dall’altro sarebbe più corretto che egli, in tema di sprechi, si domandasse se nell’interesse nazionale non fosse più opportuno accorpare talune Regioni, come l’Abruzzo, che producono meno della metà della ricchezza prodotta in media nelle 20 Regioni italiane”. ”I legittimi tormenti del Presidente Chiodi su come ridurre le inefficienze del settore pubblico italiano – prosegue Navarra – apparirebbero più credibili se egli, piuttosto che guardare in casa d’altri, si facesse portatore di un progetto di riassetto istituzionale con l’obiettivo di ridurre il numero delle Regioni tenendo conto della loro capacità di produrre ricchezza. Ricordiamo al Presidente Chiodi che le Regioni hanno rappresentato, sin dalla loro costituzione, la principale fonte di crescita della spesa pubblica nel nostro Paese”.


5 Commenti Condividi

Le nostre top news in tempo reale su Telegram: mafia, politica, inchieste giudiziarie e rivelazioni esclusive. Segui il nostro canale
UNISCITI


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI

Commenti

    Fra i posti letto avete messo pure quelli dell’Hotel Patria ? Si trova in via Alloro .
    Da decenni è pronto , in bella posizione nel centro storico , quasi pronto per
    ospitare forse un centinaio di studenti . Spesso occupato, ma chi è il responsabile
    per ultimare i lavori ? Lasciarlo così non è uno spreco . Ma gli studenti sanno che
    è stato restaurato per loro?

    Via Alloro doveva essere il simbolo della rinascita del centro storico . Doveva essere
    riqualificata , risanata , ripopolata , doveva essere consegnata alle future generazioni
    che sono i trent’anni di oggi ,a dimensione europea . Almeno nei progetti della giuna Orlando .
    Orbene ve la descrivo partendo proprio dall’Hotel Patria, da trent’anni dovrebbe essere consegnato ,
    Palazzo Bonagia, stessa storia , poi Palazzo La Valle bombardato nel lontano 1943 ,
    messo lì a rappresentare le devastazioni della guerra . Poi un lungo prospetto di edifici
    abbandonati , degradati , proprio malmessi , vergognosa rappresentazione di come
    non dovrebbe essere un centro storico . Stendiamo un velo penosissimo sul basolato,
    nella sua bruttezza , offende chi lo calpesta , ed attenzione a non finire fra le fessure .
    Questa un’eredità lasciata , che per nasconderla , l’hanno fatto rivivere con pedonalizzazioni
    tavolinizzazioni,ZTL discutibile, che sono oggi la causa dell’invivibilità, e della fuga dei
    residenti . Sapranno i nuovi arrivati a Palazzo delle Aquile , invertire questo andazzo
    di degrado , sappino che i riflettori sono puntati su di loro .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *