La quarta volta di Perinetti| "Possiamo ancora salvarci" - Live Sicilia

La quarta volta di Perinetti| “Possiamo ancora salvarci”

Per l'ex dirigente del Siena si tratta della quarta avventura alle dipendenze del club di viale del Fante: "Il mio è un contratto d'affetto, ho sempre risposto sì al Palermo. L'impresa è ancora possibile, ma l'ambiente deve ricompattarsi". LA CONFERENZA DI MALESANI E PERINETTI: parte 1 - parte 2 - parte 3

la presentazione del nuovo ds
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PALERMO – Il mercato è finito ma a Palermo è ancora tempo di presentazioni. Solo un bentornato per Giorgio Perinetti, arrivato alla sua quarta esperienza con il club rosanero. Il neo ds ha aperto la conferenza stampa parlando del momento rosanero e soprattutto di come si può uscire da questo tunnel sempre più buio: “Non mi dite bentornato, perché mi riaffaccio ufficialmente per la quarta volta. E’ un contratto d’affetto il mio, vista la partecipazione. Sono qui soltanto a dare una mano, e spero di mettermi a disposizione. Non potevo dire di no a questa società. La nostra è certamente un’impresa, noi proveremo a farla, ma non c’è nessuna squadra al mondo che può lottare senza l’appoggio di un apparato mediatico giustamente critico ma sereno nei giudizi. Nessuna squadra al mondo può raggiungere l’impresa senza una tifoseria vicina, senza un ambiente unito, sinergico, che affronti in maniera univoca, forte. Senza tutto ciò, l’impresa è difficile. Se torneremo uniti tutti insieme, allora l’impresa può essere possibile. I conti li tireremo alla fine, i processi li faremo alla fine. Dobbiamo lavorare per realizzare qualcosa di concreto. Dobbiamo riportare serenità e cercare di non pensare in negativo. Dobbiamo ritrovarci”.

Perinetti è carico, sa bene che è un momento delicato, ma dalle sue parole traspare un attaccamento importante nei confronti dei colori rosanero: “Adesso bisogna annullare ciò che si è fatto, non penso a ciò che ho fatto prima, né a ciò che succederà dal 1 luglio. E’ un’ambizione professionale quella di raggiungere un’impresa, ho affetto verso questa maglia che ha caratterizzato la mia professione. Ho sempre risposto sì al Palermo, con la speranza di poter fare qualcosa. Il mercato non è di Lo Monaco ma è mio, perché spero che i frutti li raccolga io. Così come in estate non è stato mercato mio. Si pensa soltanto al Palermo, è stato il mercato del Palermo. Bisogna lottare insieme per evitare situazioni certamente dispiacevoli”.

Poi su Malesani: “E’ un tecnico importante e conosciuto, la situazione è pesante dal punto di vista tecnico, c’è bisogno di punti. Lui conosce le varie tematiche relative ad una gestione societaria sotto questo punto di vista. Conosce il calcio, può individuare i problemi, che erano stati individuati anche da Gasperini. Ha fatto un ottimo lavoro, forse è stato soltanto sfortunato. La combinazione dei risultati negativi possono mettere in difficoltà il lavoro dell’allenatore, e il gruppo può risentire di un po’ di pessimismo, che è certamente un nemico mortale. Malesani è positivo, affronta i problemi con realismo e in maniera propositiva”.


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