"Hai una sigaretta?", poi il pugno | Ragazza vittima del 'knockout game' - Live Sicilia

“Hai una sigaretta?”, poi il pugno | Ragazza vittima del ‘knockout game’

Un pugno in faccia e poi scappano via ridendo. A Palermo, ferita una studentessa. Un altro caso dello stupido gioco americano.

PALERMO – Un’aggressione inspiegabile, prima della quale non ci sarebbe stata alcuna minaccia, né tentativo di scippo o di rapina. Vittima, una ragazza di ventinove anni, una universitaria che stava tornando a casa all’alba. Erano le cinque del mattino quando ha parcheggiato la macchina e stava per aprire il portone del palazzo in cui abita, in via Todaro, una traversa di via Oreto.

Improvvisamente, alle sue spalle sono arrivati due giovani. Uno di loro, per attirare la sua attenzione le ha chiesto una sigaretta. La ragazza si è voltata, stava per rispondere, ma non ha nemmeno ha avuto il tempo: l’altro giovane, sui vent’anni, l’ha colpita in faccia con un pugno. Immediata la fuga dei due, scappati per le strade circostanti. La studentessa è così caduta a terra, dolorante si è messa ad urlare ed ha chiamato la polizia.

A soccorrerla sono stati i sanitari del 118 che l’hanno medicata. Ha riportato un ematoma, ma niente di preoccupante. Di preoccupante, c’è quello che potrebbe celarsi dietro a un’aggressione definita dalla polizia “anomala”. I due giovani non hanno infatti rubato nulla alla 29enne, né intimato di consegnare nulla. Pura violenza e basta. E risate durante la fuga.

Già, perché gli aggressori – come la stessa vittima ha raccontato agli agenti arrivati sul posto – avrebbero “ridacchiato andando via”. Un aspetto che potrebbe pienamente rientrare nel fenomeno del “Knockout game”, la moda che molti paesi europei stanno tristemente importando dagli Stati Uniti, dove ci sono già state delle vittime.

Il “gioco” consiste infatti nel prendere a pugni dei perfetti socnosciuti, per poi darsi alla fuga. Vere e proprie aggressioni ai danni di passanti che, in alcuni casi, vengono letteralmente “stesi” al tappeto, finendo dritti dritti in ospedale. Una scia di emulazioni della quale potrebbe essere diventata inconsapevole vittima anche la ragazza di vent’anni finita nel mirino a metà giugno.

Stava percorrendo piazza Cupani, nei pressi della stazione centrale, quando un coetaneo vestito di nero, che impugnava una bottiglia, l’ha raggiunta alle spalle e l’ha colpita al collo. Una violenza assurda e senza alcun senso che negli States ha fatto contare già tre morti. Ma a Palermo si è registrato un altro inspiegabile episodio di violenza ai danni di un sedicenne che si trovava davanti ad una sala giochi di via Notarbartolo. Le indagini della polizia sono in corso.

 

 

 


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