La scommessa di un catanese |Un locale nel cuore di San Berillo - Live Sicilia

La scommessa di un catanese |Un locale nel cuore di San Berillo

"Sei pazzo" gli hanno detto in tanti, ma il 32 enne Giovanni Barone ha creduto ciecamente sin dal primo giorno in questo progetto da realizzare nella riqualificata piazzetta dedicata a Goliarda Sapienza.

impresa e legalità
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CATANIA – Ha scelto di chiamarlo “First”, ovvero il primo, proprio perché è il primo locale a mettere radici nel difficile quartiere di San Berillo, dove spaccio e prostituzione hanno da sempre buttato in cattiva luce l’antico rione di Catania. “Sei pazzo” gli hanno detto in tanti, ma il 32enne catanese Giovanni Barone ha creduto ciecamente in questo progetto che, anche se già attivo, verrà ufficialmente inaugurato il prossimo 15 gennaio.

E allora via l’immondizia, via tutto ciò che di piazza Sapienza, cuore di San Berillo, rendeva povera e degradata l’immagine, oggi, grazie alle collaborazioni di varie associazioni, fiori, piante, uno splendido ulivo e sculture in pietra hanno reso la location accogliente e invitante. “C’è molto pregiudizio – commenta Giovanni Barone – molti si fermano soltanto all’apparenza o al sentito dire – spiega – a San Berillo c’è anche gente onesta, famiglie per bene che fanno ogni giorno della legalità uno stile di vita. Ho conosciuto realtà imprenditoriali oneste, ho scoperto qui un meraviglioso museo, per questo spero che l’intero rione presto venga visto sotto una nuova luce”.

L'interno del locale

Dipendente in un locale del centro storico, con un trascorso militare alle spalle. Hai incontrato difficoltà? “A dire il vero le uniche difficoltà incontrate hanno avuto a che fare con le lunghe trafile burocratiche – risponde – ma ho desiderato per troppo tempo un localino tutto mio, quindi mi sono armato di pazienza e buona volontà, senza queste non si può andare avanti”.

Ed è così che il giovane catanese ha trasformato il garage di famiglia in un lounge bar che promette di diventare un luogo di ritrovo per chi, lontano – ma non troppo – dal caos del centro, vorrà stare in compagnia, sorseggiando un cocktail senza musiche assordanti. “Sono un ragazzo come tanti – spiega Giovanni Barone – le spese sono state tante e continueranno ad esserlo, occorre dunque una buona dose di coraggio per compiere questo passo, oggi sono contento e orgoglioso del mio progetto, l’ho fatto per me ma anche per mia moglie e per la mia bambina”.

Ci sono molti giovani catanesi che vorrebbero avviare un’attività come la tua, ma sono frenati da tante circostanze. È possibile fare impresa a Catania nella piena legalità? “Certamente e mi rivolgo allora proprio ai tanti giovani che magari frenano un sogno imprenditoriale perché dubbiosi o incerti del futuro, vi dico che uniti si può fare tanto senza andare troppo lontano, senza lasciare la nostra terra, facciamolo per le nostre famiglie e per la nostra città”.

 


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