Una piattaforma digitale per donare. E non solo beni materiali e denaro, ma anche il proprio tempo. A idearla è stato un gruppo di imprenditori palermitani e trapanesi che insieme ad un avvocato, un commercialista e un Web master hanno dato vita a “MemoFund”. Il progetto, nato ancor prima dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, muove i primi passi soltanto da alcuni giorni e metterà in rete, elenchi di aziende, associazioni, enti e persone che offriranno denaro, beni, ma anche consulenza professionale in maniera assolutamente gratuita.
“Abbiamo deciso di partire in anticipo per dare una mano a tutti coloro che in questo momento si trovano in difficoltà”, spiega Giuseppe Bentivegna, uno dei promotori dell’iniziativa. Insieme a lui, ci sono Gianleandro Catania, Vincenzo Costa, Lillo Fiore, Salvatore Galluffo e Giuseppe Vultaggio, al lavoro a favore degli enti di beneficenza. La piattaforma, già on line, è facilmente accessibile all’indirizzo memofund.com.
“Questa iniziativa – spiegano gli ideatori – si traduce in una dinamica attività di indirizzamento della totalità delle risorse mobilitate a favore di Opere nobili verso un unico centro di raccolta, che ne valorizzi l’efficacia nella scelta delle priorità e ne assicuri l’efficienza nell’impiego”. Già, perché il progetto degli imprenditori prevede la donazione per soggetti che hanno immediate necessità creando una lista di priorità e differenziando il tipo di risorse mobilitate in aiuti in denaro, beni materiali e ‘banca del tempo’.
Per questo – come si legge sul sito – tra le priorità ci sono “l’individuazione di soggetti ed enti in sofferenza per l’emergenza in corso; individuazione dei canali usati in rete per l’assegnazione del sostegno a soggetti ed enti; il sostegno agli enti sovraccaricati dall’emergenza; il sostegno agli enti impediti nella piena soddisfazione di tutte le esigenze dell’utenza e quello alla concretezza della mobilitazione delle risorse”. Ogni operazione viene attentamente monitorata con “la verifica affidabilità degli strumenti usati per la mobilitazione delle risorse; accorpamento delle risorse per la partecipazione a un progetto comune e la verifica risultati della mobilitazione delle risorse; Infine, l’individuazione entro 10 giorni di nuovi soggetti ed enti cui destinare risorse successive”.
“Una vera e propria proposta di condivisione – spiegano gli ideatori – in cui ci mettiamo a disposizione, totalmente pro bono, per muovere la solidarietà in un momento così complicato. Guideremo noi chi vuole dare una mano, appoggiandoci alle associazioni e agli enti no profit che già si trovano sul territorio. Anche un piccolo contributo può trasformarsi in un grande aiuto per chi era già in difficoltà e oggi si ritrova con ulteriori problemi da affrontare. Pensiamo a chi non può uscire di casa nemmeno per fare la spesa e ha bisogno di qualcuno che lo aiuti, ad esempio. Noi penseremo a mettere in contatto chi può e vuole donare qualcosa, dalla propria energia ai beni materiali, con chi ne ha davvero bisogno. D’altronde – concludono i fondatori di MemoFund – quello che stiamo vivendo è un dramma comune e nessuno si salva da solo. E’ quindi il momento dell’unità”.