La strage di Altavilla, il fratello di Barreca: "È stato manipolato" - Live Sicilia

La strage di Altavilla, il fratello di Barreca: “È stato manipolato”

"Non andrò a trovarlo. Era socievole con tutti"
LE INDAGINI
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PALERMO – “Sto male perché sono morti dei bambini, è morta mia cognata e si è distrutta una famiglia che era felice“. Sono le parole del fratello di Giovanni Barreca accusato, insieme alla figlia di 17 anni e la coppia Sabrina Fina e Massimo Carandente, di aver torturato e ucciso la moglie Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emanuel di 16 e 4 anni, nella loro abitazione ad Altavilla Milicia, comune della provincia di Palermo.

“Ogni tanto ci sentivamo per telefono – ha raccontato il fratello di Giovanni Barreca ai microfoni di Quarto Grado -. Chiedevo dei bambini e del lavoro. L’ho sentito l’ultima volta via zoom domenica 4 febbraio, quando lui andava in genere da mia madre. Era normalissimo”.

Il fratello di Giovanni Barreca ha precisato che non si vedevano da anni ma che “era un tipo che si faceva gli affari suoi, non era cattivo, era socievole con tutti. Poi con questa religione che aveva era un po’ scorbutico. Non avrei immaginato una cosa simile, io sono cresciuto con mio fratello. Si vede che qualcuno se l’è trascinato dietro, secondo me è stato manipolato perché lui era tutto per la famiglia, è assurdo che un padre di famiglia fa del male alla sua famiglia”.

Tra i due, però, non ci sarà un incontro in carcere perché il fratello non andrà a trovarlo: “Non ho voglia perché non ha fatto una cosa da poco. È giusto che la giustizia faccia ciò che deve. Sto pensando di andare al funerale di Antonella”.


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