La tragedia sulla Catania - Ragusa |Il dolore di Vizzini per 'Giangry' - Live Sicilia

La tragedia sulla Catania – Ragusa |Il dolore di Vizzini per ‘Giangry’

Giangregory Todaro sarebbe stato travolto dalla sua stessa Panda che si è ribaltata dopo lo scontro con una Renualt Laguna. Oggi la bacheca del giovane muratore di Vizzini è tempestata dai messaggi degli amici. L'incidente ha aperto la polemica sulla poca sicurezza della Statale 514.

La vittima, Giangregory Todaro

CATANIA – In questo selfie Giangregory Todaro era con i suoi amici. Lo ha caricato sul suo profilo meno di dieci giorni fa: un giorno di spensieratezza immortalato con il telefonino. Ieri il cuore di questo giovane 23enne ha smesso di battere sull’asflalto della Statale 514. Giangry (così si faceva chiamare il giovane muratore originario di Vizzini) è un’altra vittima delle strade catanesi.

Lo scontro sembra sia stato inevitabile. Giangregory Todaro – secondo la ricostruzione del sito Infovizzini.it – viaggiava sulla sua Fiat Panda insieme ad un amico 21enne sulla provincia 28/III, appena si è immesso sulla Catania – Ragusa (nei pressi del chilometro 38) si è schiantato con una Renault Laguna proveniente da Vizzini Scalo, dove viaggiava una coppia di Ragusa. Violentissimo l’impatto, la Panda si è ribaltata diverse volte prima di finire la sua corsa e il 23enne scaraventato fuori dall’abitacolo sarebbe stato travolto dalla sua stessa auto. Erano le 11 del mattino. Troppo gravi i traumi e le ferite riportate: Giangregory Todaro è deceduto prima che potesse essere trasportato in elisoccorso al Cannizzaro. Al nosocomio è invece stato trasferito il suo amico, il ventunenne P.A. a cui è stata refertata una prognosi di 20 giorni. Ferite non gravi per la coppia di Vittoria della Renault: dieci giorni di prognosi per il 53enne, mentre 28 giorni per la donna, una 51enne.

Gli amici ancora oggi tempestano le loro bacheche facebook di messaggi di cordoglio per il loro amico scomparso. Il risveglio oggi è stato amarissimo, la speranza che quanto accaduto ieri fosse solo un tremendo incubo si è frantumata con la realtà. Giangry non c’è più. “Non ti dimenticheremo mai il tuo affetto, la tua parola, le nostre avventure, il tuo modo magico di mettere umorismo alla gente. Non sei stato un amico ma un fratello di sangue, sei un angelo, RIP fratello mio”. Queste le parole di Tiziano, che poi si interroga: “Fratello mio perchè mi hai lasciato?”. E c’è chi cerca di consolare la ferita aperta: “Lui veglierà su di noi”. Ma non ci sono spiegazioni o parole in grado di lenire un dolore “immenso”. E’ “come – cerca ancora di spiegare Tiziano – se avessi perso una gigantesca parte di me”. Poi l’addio: “Sarai sempre nel mio cuore angelo”.

Un tratto stradale maledetto della Ragusa Catania. Proprio la zona dove ha perso la vita il giovane vizzinese lo scorso ottobre era stato teatro di un altro violentissimo schianto, solo per miracolo non ci fu il morto. Il bilancio fu pesantissimo: quattro feriti. I più gravi furono i passeggeri della bmw: marito e moglie.

Un incidente che sommato alla tragedia di ieri solleva l’emergenza di avviare i lavori per il raddoppio della SS 514 la cosiddetta Ragusa Catania, un’opera di cui si parla da oltre un decennio ormai. E di pochi mesi fa la notizia della firma della convenzione, ma gli abitanti dei comuni che sono attraversati dalla Statale e tutti i pendolare e gli autisti di mezzi pesanti “obbligati” soprattutto per motivi professionali e lavorativi a percorrerla tutti i giorni vogliono fatti di “cemento”  e non “d’inchiostro”.


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