La vita segreta di un grande attore | "Vi raccontiamo chi era Giovanni" - Live Sicilia

La vita segreta di un grande attore | “Vi raccontiamo chi era Giovanni”

Giovanni Martorana in primo piano ne 'La matassa'

E' mancato quasi un mese fa. Giovanni Martorana era un talento immenso. Ecco chi lo ricorda.

PALERMO– Parli di Giovanni Martorana e pensi a un aeroplanino di carta tra le stelle. Era stato mandato lassù da un sogno. E quel sogno era stato sognato da un bambino che non aveva voglia di dormire, per la troppa necessità di meravigliarsi.

Giovanni, l’attore magnifico, morto un mese fa. Giovanni che tanti ricordano perché, ne ‘La matassa’, sbatte contro una cancellata Salvo Ficarra e gli grida in faccia: “Pepem!”.

E uno osserva quel frammento enciclopedico di un’arte e rimugina tra sé: ma dove stava nascosto questo mostro di bravura che abbiamo incontrato qua e là, talvolta senza ricordarne il nome? Eppure, era la sua storia di invisibilità calcolata, l’almanacco di una fragilità coriacea che si nascondeva sotto una corteccia di ironia e distanza. E ti viene la curiosità di saperne di più, anche solo un po’ di più, ora che ricorre il trigesimo, di conoscere meglio il portatore di quell’immenso talento dietro la tendina di una vita segreta.

Racconta Chicca Picone del ‘Ditirammu’: “Non era un divo, Giovanni. Conduceva un’esistenza appartata per scelta. Era una persona che voleva recuperare il senso profondo dell’umanità, perfino nelle piccole cose. E ci credeva. Aveva un telefonino primitivo, di quelli che telefonano, mandano gli sms e basta. Il resto non gli interessava. Non parlava mai del suo lavoro. Casomai di altro. E gli piacevano le stelle”.

Chicca compulsa il suo telefonino contemporaneo dove c’è un programma che mostra il firmamento come se fosse il pianerottolo di casa. E racconta: “Giovanni si incantava a osservare le stelle qui. Restava fisso, con gli occhi spalancati, come un bambino. Non respirava nemmeno, con le pupille fisse sul display. Poi diceva: ‘Ma davvero sta accadendo tutto questo sopra di noi?’. Lui era un buono e voleva salvare il mondo. Viveva con le sue papere in campagna, le chiamava ‘qua qua’ e lo seguivano. Erano, a modo loro, una famiglia”.

Un magnifico attore era, Giovanni Martorana. Riconosciuto e ammirato dai generosi che ne condividevano il mestiere, i generosi che, di solito, sono i più bravi. Chicca racconta: “Un importante regista, quando gli ho dato la notizia, mi ha chiesto: ‘Giovanni chi?’. Poi ha visto la foto: ‘Dio mio, Giovannuzzu muriu, un mito’. E un altro grande attore lo aveva per fratello. Si erano divisi le sigarette, il cibo, i vestiti, le scatolette di tonno. E gli aveva dato le chiavi di casa”.

Parli di Giovanni Martorana e pensi a un aeroplanino, proprio per il suo corpo in decollo perenne. Le ali al posto delle orecchie, un’energia ispirata da sogni che la gente non ha il coraggio di sognare. Uno sempre in volo, con la mappa di un’altra dimensione sotto il cuscino.

“Giovanni veniva dalla strada – racconta Benedetto Martorana, suo cugino -. Era legatissimo alla sua terra, agli odori, al paesaggio. Sì, era un buono ma sarebbero necessari anni per spiegare chi era davvero. Al suo funerale tutti avevano in mente qualcosa di bello su di lui. Lasciava il segno. Credeva nelle anime e nei miracoli. Rammento quando era contentissimo perché diceva di avere guarito un albero di noce malato con l’amore e con le mani”.

Un sospiro: “Aveva un cuore immenso. Nel bene o nel male era un ragazzo diretto che non mentiva mai. Adorava essere se stesso senza compromessi. Ricordo quando rifiutò una parte violenta che non gli piaceva proprio per la violenza che non tollerava. C’era un bel po’ di soldi in ballo, ma lui niente, coerente con se stesso. Manca a tutti, come se fosse ieri”.

E tu ci pensi ancora, in un trabocco di gratitudine, a questo ragazzo magrissimo con la barba scura, lo sguardo fisso su un orizzonte segreto, che cercava di guarire gli alberi con il soffio del cuore col respiro delle mani. Ci pensi e lo rimpiangi con la stessa nostalgia che gli aeroplanini hanno delle stelle.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI