"L'acqua è un bene essenziale| Rendiamo pubblica l'Amap" - Live Sicilia

“L’acqua è un bene essenziale| Rendiamo pubblica l’Amap”

La giunta Orlando ha approvato la delibera che dà avvio all'iter che porterà alla ri-pubblicizzazione dell'Amap, che dovrà concludersi col voto favorevole del consiglio comunale.

IL SINDACO ORLANDO
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PALERMO – La giunta Orlando ha approvato la delibera che renderà nuovamente pubblica l’Amap, la società partecipata che si occupa del servizio idrico di Palermo. A renderlo noto è lo stesso Comune, che tramite una nota ha annunciato l’avvio ufficiale del processo di “ri-pubblicizzazione” dell’acqua che renderà l’Amap una “azienda speciale di diritto pubblico, improntata a criteri di economicità, efficienza e trasparenza”. Il tutto grazie al referendum del 2011 che ha bocciato la privatizzazione dell’acqua e che adesso permetterà a Palermo, sulla falsa riga di quando fatto a Napoli, di far tornare l’Amap una municipalizzata a tutti gli effetti.

Per la Giunta è “acclarato che l’acqua è un bene essenziale ed insostituibile per la vita, e pertanto, la disponibilità e l’accesso all’acqua potabile, nonché all’acqua necessaria al soddisfacimento dei bisogni collettivi costituiscono un diritto inviolabile che può, a giusto titolo, essere individuato fra quelli tutelati all’articolo 2 della Costituzione”. Per questo Orlando e i suoi assessori hanno dato mandato agli uffici “di predisporre tutti gli atti necessari a modificare le norme statuarie, riferite alla Società Amap S.p.A. da sottoporre all’esame e all’approvazione del Consiglio Comunale, nel senso di procedere alla trasformazione della suddetta Società in soggetto giuridico di diritto pubblico, con le caratteristiche di azienda speciale”.

“Quello che compiamo oggi – afferma Orlando – è un passo importante per sancire due principi cardine dell’azione amministrativa della nostra Giunta: il primo è che il volere dei cittadini espresso con il referendum del 2011 è volere sovrano e va rispettato a tutti i livelli istituzionali; il secondo principio è quello intrinseco nell’atto che oggi abbiamo approvato e cioè che l’acqua va riconosciuta, valorizzata e tutelata come bene comune e l’accesso all’acqua va garantito come diritto fondamentale non sottoposto alle leggi del mercato. In questo senso avevo assunto un impegno preciso con gli elettori; impegno che oggi si avvia a compimento col confronto che avremo in consiglio comunale”.

Un processo che si incrocia con l’annunciata riforma degli Ato idrici e con la crisi di Aps, Acque potabili siciliane, l’azienda in crisi che serve una cinquantina di comuni del Palermitano e che proprio Amap, qualora le condizioni lo consentissero, potrebbe sostituire in un prossimo futuro.

 


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