L'addio a Biagio Conte, il cordoglio del mondo politico e sindacale - Live Sicilia

L’addio a Biagio Conte, il cordoglio del mondo politico e sindacale

In tanti hanno ricordato il missionario laico

PALERMO – tanti messaggi di cordoglio per Biagio Conte, il missionario laico morto a Palermo dopo una breve malattia. Su tutti quello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Il suo ricordo sia concreto”, afferma il Capo dello Stato.

“La scomparsa di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile a Palermo. Anche nelle ultime ore più drammatiche tutta la città si è stretta attorno a fratel Biagio, a testimonianza del valore dell’eredità umana che oggi ci lascia e che non dobbiamo disperdere. Resterà per me indimenticabile l’ultimo incontro di pochi giorni fa con Biagio Conte, durante il quale mi ha raccomandato di non dimenticare mai i poveri. Di fatto, un’eredità lasciata alla città da custodire con senso di responsabilità. È con questo spirito di che l’amministrazione e la nostra comunità devono a stare vicini alla Missione Speranza e carità che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo anche se da oggi dovrà fare a meno del suo fondatore, della sua guida che resterà comunque fonte di ispirazione per tutti noi”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Anche gli assessori del Comune di Palermo si stringono a tutta la cittadinanza “per la dolorosa scomparsa di Fratel Biagio Conte, figlio luminoso di Palermo che ha predicato un infinito amore per gli ultimi e ne ha fatto opera quotidiana di accoglienza, cura, compassione, difesa. Insieme al sindaco – si legge in una nota di Palazzo delle Aquile – ne piangono la morte, consapevoli che il suo messaggio di speranza e carità rimarrà per sempre nel corpo della città, vivificandolo della sua memoria”.

“Esprimo le mie più sentite condoglianze ai familiari di fratel Biagio Conte, agli assistiti e ai volontari della sua Missione. Oggi il missionario ci ha lasciati dopo giorni di sofferenza, ma il suo ricordo resterà indelebile. Con il suo impegno quotidiano e instancabile in favore degli ultimi, ci ha ricordato come, per ogni cristiano, la carità sia una condizione essenziale della propria esistenza umana e attuazione concreta della propria fede. Consapevole che la sua perdita lascia un vuoto incolmabile, posso solo affermare che il suo esempio sarà più vivo che mai nell’ispirare le mie personali azioni di solidarietà verso il prossimo e quelle del mio governo”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, appresa la notizia della morte di Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e Carità a Palermo.

“La scomparsa di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile non solo a Palermo ma in tutta la Regione. Il missionario laico, da tempo era diventato punto di riferimento per tutte quelle persone costrette a vivere in condizioni di povertà ed emarginazione. Modello di semplicità e impegno in favore degli ultimi difficile da riscontrare nella vita quotidiana, ha donato sé stesso agli altri: fulgido esempio di una Sicilia solidale e desiderosa di pace. Ci lascia una grande eredità spirituale ed un compito ben preciso: salvare la Missione di Speranza e Carità che egli stesso, dal nulla, aveva costruito. Personalmente e a nome del Parlamento Siciliano, sentite condoglianze giungano ai familiari di fratel Biagio Conte, agli assistiti e ai volontari della sua Missione”. A dichiararlo è il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno sulla scomparsa del missionario laico Biagio Conte.

“Piangiamo e preghiamo per l’amico fraterno Biagio Conte, ha incarnato la parte più buona, più umana e misericordiosa di una società distratta e di un tempo inseguito dalla disumanità. Fratello Biagio non è più fisicamente tra noi, ma non ci ha lasciati. Non abbraccerà più i suoi poveri, ma è sempre con loro. Noi, fratelli di Biagio, dobbiamo essere fratelli dei suoi fratelli poveri. La ‘Missione Speranza e Carità’ è la casa di Biagio e, se vogliamo che lui viva ancora, deve essere la nostra casa e i suoi poveri, i nostri fratelli. Ci lascia in eredità il suo amore per le persone, la sua speranza per la pace, la sua carità per gli ultimi. Ci lascia in dono la sua Fede. Accettiamo il suo testamento spirituale, ereditiamo Fratello Biagio e i suoi insegnamenti, facciamolo continuare ad abbracciarci e a spargere sorrisi. Facciamo vivere quello che ci ha lasciato, facciamo vivere il suo sogno. Biagio resta un segno importante che il Divino ha voluto darci. Coltiviamolo”. È quanto dice il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro.

“Sono triste per la scomparsa di Biagio Conte che ho avuto modo di incontrare diverse volte apprezzando sempre il suo impegno costante per i fratelli meno fortunati. Ho sempre sostenuto e apprezzato il suo impegno costante, quotidiano, instancabile a favore dei poveri e degli emarginati, che accolti nella sua comunità, lo erano un pò meno. Ne sentiremo la mancanza. Ci lascia una grande persona che ha lottato per gli ultimi senza mai stancarsi. Non disperdiamo questo suo grande insegnamento. Se nel mondo ci fossero tanti Biagio Conte, sarebbe certamente un mondo migliore”. Lo scrive in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè

“Ci turba, ci rattrista, ci addolora, la notizia della scomparsa di Biagio Conte, un uomo santo, giusto, buono, a cui tutti dobbiamo qualcosa per la testimonianza che ha reso nel corso di tutta la sua vita, di amore e dedizione senza riserve, ai più poveri, ai derelitti, agli ultimi”. Così la Cisl Sicilia in una nota, alla notizia della scomparsa del missionario laico di Palermo, fondatore della Missione di Speranza e Carità. “Siamo tutti in debito verso quest’uomo – le parole del segretario Sebastiano Cappuccio – che ha riportato ai giorni nostri la vicenda umana di san Francesco. Come il santo di Assisi, anche fratel Biagio ha rinunciato alle comodità che poteva offrirgli una famiglia di imprenditori edili, per dedicare la sua vita agli immigrati, ai senzatetto. Agli emarginati. Agli ultimi”. Come sindacato, scrive la Cisl, ci ispireremo al suo esempio. Alla rotta da lui indicata, nel segno della solidarietà, dell’accoglienza, dell’inclusione. Della fratellanza e della pace. “Alle pubbliche istituzioni, a cominciare dalla Regione, chiediamo di far di tutto e in ogni modo affinché la Missione fondata da Biagio Conte, viva, realizzando appieno il suo sogno, di un umanesimo senza confini e senza riserve”. ‘In quel sogno anche noi ci riconosciamo. E solo se la sua Missione sarà messa nelle condizioni di operare senza ostacoli e senza alcun problema, potremo dire tutti di aver raccolto e fatto nostro il testimone della sua esemplare vita”.

“Sarà il messaggio di fratellanza e solidarietà donato all’umanità intera a colmare il grande vuoto che la scomparsa di Biagio Conte inevitabilmente lascia soprattutto in chi lo ha conosciuto e gli è stato accanto fino agli ultimi istanti. Portare avanti l’opera che ha iniziato al servizio degli ultimi, sostenendo la missione ‘Speranza e Carità’ da lui fondata, sarà il modo migliore per continuare a far vivere una delle figure più carismatiche che Palermo abbia mai conosciuto”. Lo dicono il capogruppo Michele Catanzaro ed i parlamentari regionali del gruppo Pd all’Ars Anthony Barbagallo, Giovanni Burtone, Valentina Chinnici, Antonello Cracolici, Nello Dipasquale, Mario Giambona, Calogero Leanza, Dario Safina, Tiziano Spada e Fabio Venezia.

“Oggi piangiamo un santo. Un uomo che si è donato completamente agli ultimi e che resterà nella storia e nei cuori di tutti. Fratel Biagio Conte è stato un dono, un’ispirazione al bene, un miracolo che ha celebrato la vita nella sua essenza, un monito per la società. La città di Palermo raccoglie un’eredità morale ed è ora chiamata ad una grande responsabilità perché nel suo nome dovrà sostenere e portare avanti la “Missione di speranza e carità”, lottando per quei poveri che Biagio Conte ha sempre difeso. Il suo sorriso continuerà a illuminare i nostri cuori e a indicarci la strada”. Lo dice la senatrice palermitana Dolores Bevilacqua, del Movimento 5 Stelle, commentando la dolorosa notizia della morte di Biagio Conte.

“Biagio Conte ha lasciato a tutti noi una grande lezione di umanità, di altruismo, di rispetto per tutti, e soprattutto di impegno per la collettività, sempre dalla parte degli ultimi, di tutte le persone senza alcuna distinzione di sesso, razza, religione. Valori che fanno fortemente parte del nostro sindacato, e che dovrebbero guidare le azioni di tutti”. Ad affermarlo esprimendo il cordoglio per la morte di Biagio Conte è il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana. “Fratel Biagio ha vissuto in povertà arricchendo umanamente tutti coloro che hanno avuto la fortuna di ascoltarlo e incontrarlo. Un grande uomo che ha dato valore al fare ma anche all’essere e che resta per tutti noi l’esempio da seguire, perché solo con l’aiuto reciproco la solidarietà verso gli ‘ultimi’ che possiamo cambiare le sorti del nostro territorio”. “Ci auguriamo che tutte le istituzioni si attivino affinché la Missione Speranza e Carità continui a svolgere il suo importante operato nel solco di tutto quello che Biagio Conte ci ha insegnato” .

La Uil Sicilia, guidata da Luisella Lionti, esprime “profondo cordoglio” per la morte di Biagio Conte. “Fratel Biagio si è sempre battuto a favore dei poveri e degli indigenti senza mai chiedere nulla in cambio. La sua morte lascia un grande vuoto, chiediamo alle istituzioni di seguire il suo esempio e di non dimenticare i suoi insegnamenti”, dice il sindacato. 

“La morte di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile in Palermo e nei palermitani, in chi lo ha conosciuto e in chi ne ha seguito l’esempio nell’attenzione agli ultimi e ai più deboli. La Cisal si stringe alla Missione Speranza e Carità fondata dal missionario laico, rivolgendo un appello alle istituzioni: non si tradiscano gli insediamenti di Biagio Conte e si faccia tutto il possibile per continuare la sua opera a favore dei più bisognosi, sostenendo la Missione”. Lo dice in una nota il sindacato Cisal, commentando la scomparsa di Biagio Conte.

“Se ne va una figura straordinaria, che ha incarnato due principi fondamentali, l’umanità e la speranza. Questo il suo lascito e l’auspicio è che possa essere coltivato, in questi tempi bui, innanzitutto facendo in modo che la missione da lui fondata, presso cui hanno trovato conforto e speranza in tanti, sia messa nelle condizioni di andare avanti”. Con queste parole il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, esprime il cordoglio di tutto il sindacato per la morte di Biagio Conte.

“Alla fine è arrivata quella notizia che ci strappa un pò di noi, ci toglie quella piccola speranza che ci faceva dire: Fratel Biagio Conte ce la farà. E’ difficile con un solo post spiegare cosa è stato l’incedere di Biagio Conte in questa vita terrena, cosa ha lasciato a Palermo, cosa lascia a tutti noi. E non è un testamento umano e morale, è la parola diventata azione, diventata costante di una quotidianità che ha visto mantenuta la direzione verso il valore dell’umiltà e verso l’amore”. Così il parlamentare di Italia viva Davide Faraone. “Il fondatore della Missione Speranza e Carità ci ha indicato la strada per uscire da questa profonda crisi dell’umanità, ci ha insegnato che le ingiustizie, la violenza, le povertà vanno combattute, che gli ultimi non possono essere ignorati, non possono essere marginalizzati ancora di più. La vita è pregevole se si aiutano gli altri a stare meglio – aggiunge -. Dalla missione in notturna agli ospiti della Missione Speranza e Carità Fratel Biagio è stato il conforto che ha aiutato donne e uomini a sopravvivere. Oggi è una triste giornata, lo sarebbe ancora di più se dopo tutto il lavoro fatto non traessimo un puro insegnamento: aiutare chi ha bisogno, renderci attivi e fattivi, non contemplare e commentare ma fare. In silenzio. La distrazione è una bella comodità, ci fa dimenticare presto ogni altrui difficoltà. Avremmo ancora avuto bisogno della tua potente mano, con la quale aiutavi chiunque incrociasse il tuo sguardo caritatevole”.

“Biagio Conte lascia un testamento morale che rappresenta una luce per gli ultimi di questa nostra città di Palermo. Con la sua vita ha dimostrato concretamente cosa significhi rinuciare all’Io per farsi strumento per aiutare il prossimo. Scompare un uomo che ha saputo incarnare la Fede, la Speranza e la Carità, le tre virtù teologali che fondano la cristianità. Palermo e la Sicilia dovranno ricordarlo imperituramente come un santo dei nostri giorni”. Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.

“Palermo non dimenticherà Biagio Conte, la sua opera e i suoi insegnamenti: oggi tutti i palermitani hanno provato un profondo dolore nell’apprendere della scomparsa di un uomo unico, che ha donato la sua vita per gli altri ed è diventato un esempio per tanti. Le istituzioni sappiano raccoglierne l’eredità, continuando la sua missione in favore degli ultimi”. Così Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo a Sala delle Lapidi, commenta la scomparsa di Biagio Conte.

La Cgil Palermo esprime il dolore e cordoglio per la morte di Bagio Conte.  “Biagio Conte, una personalità importante della città di Palermo che ha dato un esempio di fratellanza, umanità, solidarietà, di eguaglianza sociale verso gli ultimi e i più fragili. E che lascia un’eredità forte – dicono il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario d’organizzazione Francesco Piastra, a nome di tutta l’organizzazione – a tutti i soggetti di rappresentanza collettiva, nel continuare una battaglia culturale e sociale che faccia di Palermo e del nostro Paese un luogo di accoglienza di chi è in difficoltà, dei poveri, dei migranti, con misure che mettano il welfare al centro delle politiche sociali ed economiche.  E su questo c’è molto da fare. Le istituzioni locali, regionali e nazionali non sempre sono all’altezza delle emergenze della nostra città. La Missione Speranza e Carità deve andare adesso avanti col sostegno di tutti, per il contributo concreto che Biagio Conte ha dato alla popolazione di Palermo e nell’affermare che nella nostra società non devono esserci “scarti” umani ma tutti i cittadini devono essere inclusi. Non deve accadere che dei migranti vengano tenuti nel mare in tempesta per giorni per arrivare a un porto sicuro. E’ la disumanità che Biagio Conte avrebbe combattuto”.

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