Lagalla: “Mantenuti gli impegni| Dopo 3 anni riparte la Formazione” - Live Sicilia

Lagalla: “Mantenuti gli impegni| Dopo 3 anni riparte la Formazione”

"Oltre 27 mila allievi parteciperanno ai corsi. I lavoratori? Lavoriamo ai prepensionamenti".

PALERMO – “Avevamo assunto l’impegno di riportare gli allievi nelle Aule a luglio. E l’impegno lo abbiamo mantenuto”. Con queste parole, l’assessore regionale Roberto Lagalla annuncia il “ritorno” della Formazione professionale in Sicilia, dopo tre anni di black-out fatto di ricorsi, errori, guerre intestine e tanti, tanti licenziamenti.

“Non potremo – ammette l’assessore – riassorbire tutti i lavoratori presenti nell’albo, ma molti di questi certamente. Poi lavoreremo anche alla riconversione degli stessi e a strumenti come il prepensionamento”. Insomma, si riparte, dopo qualche tensione dovuta a un problema tecnico nel giorno dell’avvio delle pre-iscrizioni degli allievi ai corsi. “Alla fine la procedura ha funzionato. Le preiscrizioni sono state già chiuse: sono 47mila le adesioni, ma siccome erano possibile plurime iscrizioni, gli allievi in tutto saranno circa 27 mila. La piattaforma informatica ha funzionato senza nessun problema, soprattutto nel momento più delicato di incontro con gli enti. C’è stato un piccolo sovraccarico il primo giorno, prontamente corretto, poi tutto ha funzionato in maniera europea”.

Una ripartenza che è anche una mezza rivoluzione per la Formazione nell’Isola, vista l’introduzione del “catalogo” formativo. “Il sistema era imploso nel tempo, con lotte intestine che hanno dilaniato il settore. Adesso l’unico contenzioso può essere legato ad aspetti tecnici: il catalogo serve anche a questo. Adesso lavoreremo sulla congruenza ai requisiti previsti per l’accreditamento, cosa che verrà fatta nei prossimi dieci-quindici giorni. Avevamo preso l’impegno di riportare a luglio gli allievi e lo stiamo facendo, e abbiamo anche riavviato l’Obbligo formativo. Dare subito il via alla prosecuzione delle attività era importante, non si poteva più attendere. Bisognerà poi lavorare sulla revisione della legge 24 del ‘76 e sul collegato alla Finanziaria per garantire le tutele occupazionali”.

Quanta gente tornerà a lavorare? Questo non è ancora possibile saperlo. “Non certamente tutto il bacino che nel frattempo – spiega l’assessore – si è assottigliato dai circa 8.500 iniziali. Al nostro censimento hanno risposto circa 5.500 persone, molti hanno perso interesse, altri sono usciti. Ma non potranno ancora essere assorbiti tutti. Stiamo lavorando comunque nel collegato alla Finanziaria per ridare fiato al fondo di garanzia. E sempre nel collegato inseriremo una norma che darà priorità assoluta – conclude Lagalla – ai lavoratori presenti in quell’albo. Oggi la commissione di merito ha dato il via libera, e la norma quindi sarà certamente in Aula”. Pochi giorni prima che i corsi ripartano, dopo tre anni di buio.


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