La vittima
CATANIA – Per i carabinieri il gruppo di fuoco che ha freddato mercoledì pomeriggio Daniele Massimiliano Di Pietro, al civico 9 di viale Bummacaro, è composto da 4 persone: una di queste è minorenne. Si tratta di tre fratelli, Antonino, Michele e Davide Celso, rispettivamente di 42, 38 e 23 anni. La Procura non ha fornito le generalità del quarto fermato in quanto minorenne.
I quattro sono stati posti in stato di fermo ieri sera, tre di loro si sono costituiti – come riportato da BlogSicilia – ai Carabinieri di Fontanarossa. Il provvedimento per il minore è stato spiccato dalla Procura dei Minorenni di Catania. Nel corso della notte si sono svolti gli interrogatori da parte del pm titolare dell’inchiesta: il procuratore aggiunto Marisa Scavo. Intorno alle 20 dal Comando provinciale è stato emessa una nota con la notizia di due fermi, che nell’arco di poche ore sono diventati quattro. Hanno raccontato di aver avuto paura di ritorsioni da parte dei parenti della vittima.
Daniele Massiminiano Di Pietro è stato crivellato di colpi: almeno 7 dei 12 esplosi dai sicari lo hanno raggiunto in diverse parti del corpo. Il 39enne è morto in ambulanza, prima di arrivare al Vittorio Emanuele.
Il luogo dell'omicidio
A comporre il gruppo di fuoco, dunque, sarebbero stati in quattro. Le pistole usate sono state due: una 7.65 e una calibro 38. Il fatto che comunque un’intera famiglia potrebbe essere coinvolta nell’assassinio di Di Pietro, è un elemento che apre nuovi interrogativi, soprattutto sul movente. Per sicurezza la magistratura ha predistosto per i familiari degli arrestati il trasferimento in località segreta.
Daniele Di Pietro aveva precedenti per droga, era stato arrestato e poi assolto nel 2005 per l’inchiesta Gold King. Una storia criminale e una tragica fine che accomuna la vittima di viale Bummacaro ai suoi fratelli, Angelo e Orazio, trucidati da esponenti della criminalità organizzata. Il primo nel 1995 e il secondo nel 2001.
