Dopo che altri paesi europei avevano deciso, tra gli ultimi la Germania e la Francia, la sospensione precauzionale del vaccino AstraZeneca, anche l’Italia si accoda alla linea della prudenza e della precauzione. Cosa significa? Che, al punto in cui siamo, nessuno ha stabilito una correlazione tra i decessi dopo il vaccino e il vaccino stesso, ma che, aspettando di ulteriori sviluppi, si preferisce al momento sospendere.
Le prime e le seconde dosi
E’ stata l’Agenzia italiana del farmaco, l’Aifa, a decidere di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, lo ripetiamo, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. La determinazione – come riporta il lancio di agenzia – è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. La stessa Aifa renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, “incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”. Non è dunque escluso che, dopo l’intervento dell’EMA, la campagna vaccinale possa riprendere velocemente. A quanto trapela, si è arrivati alla sospensione dopo un colloquio tra il premier Draghi e il ministro Speranza.
Le spiegazioni del ministro Speranza
Sul punto è intervenuto lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza: “Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su Astrazeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione”.
La situazione in Sicilia
Una scelta che rimescolerà ancora le carte a breve, ovviamente, nella campagna vaccinale siciliana. Nei giorni scorsi, almeno a Palermo, non c’erano state molte defezioni tra i prenotati con AstraZeneca. Qualcuno, però, aveva rinunciato. “Noi non avvertiamo né cali significativi, né rinunce nell’hub della Fiera – aveva detto il commissario straordinario per l’emergenza, Renato Costa -. Io, personalmente, vado in giro tra i padiglioni a spiegare bene di che si tratta, a rassicurare, a tranquillizzare, spiegando, appunto, cos’è una misura preventiva e precauzionale. Sono state inoculate centinaia di migliaia di dosi di AstraZeneca, se ci fosse un problema di sicurezza ce ne saremmo accorti. Poi, purtroppo, in ogni pratica medica c’è una quota di imponderabilità. Io sono vaccinato, come operatore sanitario, ma farei subito il vaccino AstraZeneca, senza problemi”.
Le parole del presidente Musumeci
“A questo punto, noi per primi, attendiamo risposte dalle autorità sanitarie europee e nazionali. Tutti i nostri hub vaccinali, approntati per garantire migliaia di somministrazioni giornaliere, sono pronti alla riconversione delle dosi AstraZeneca bloccate, doverosamente, con altri vaccini. I siciliani hanno diritto a veder tutelata la loro salute. Nessuna polemica, ma al Governo nazionale chiedo di aiutare chi è sul territorio a spiegare ai cittadini come comportarsi. Non si può mettere in discussione la campagna vaccinale. Tutti vogliamo tornare a vivere!”. Così il presidente della Regione, Nello Musumeci, sulla sua pagina Facebook.
Le rassicurazioni dell’assessore
“Dipendesse da me, sarei il primo a fare somministrare il vaccino Astrazeneca a tutti perchè non possiamo permetterci di rallentare se vogliamo raggiungere l’obiettivo del Governo nazionale, cioè quello di vaccinare la popolazione entro la fine dell’estate “, queste le parole dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, prima della decisione dell’Aifa. “Adesso la campagna vaccinale deve necessariamente crescere nei volumi, la Sicilia ha recepito il Piano nazionale voluto dal governo Draghi e ci attendiamo un numero significativo di dosi nei mesi di aprile e maggio per arrivare, verso l’estate, ad avere immunizzato un’ampia parte dei cittadini siciliani”.
Cosa hanno detto gli esperti
LiveSicilia ha sentito alcuni esperti, sempre prima del blocco precauzionale. Da loro è arrivato un messaggio di fiducia nel vaccino AstraZeneca. “Io farei il vaccino AstraZeneca a occhi chiusi – ecco il parere di Antonio Cascio, infettivologo e professore universitario -. E consiglio di farlo. Mi auguro che sulle vicende di queste persone che, purtroppo, sono morte ci siano accertamenti che escludano la correlazione con il vaccino. Si tratta di eventi dolorosissimi. In generale, posso osservare che su milioni di dosi non è successo praticamente nulla. Capisco che tanti abbiano paura, anche noi medici siamo un po’ turbati. Ma il mio consiglio è chiaro: vaccinatevi”. Ma adesso toccherà aspettare.