PALERMO – “Dal 1 agosto assistiamo a una impunita precisa strategia continuativa tesa ad ostacolare il rilancio della nostra impresa. Compagnia delle Isole a riguardo ha già presentato un dettagliato esposto all’autorità giudiziaria e ha dato mandato ai propri legali di predisporre una ulteriore puntuale denuncia allegando fatti, dichiarazioni ed avvenimenti che si sono succeduti e che costituiscono un preciso disegno, posto in essere da alcune società di cabotaggio marittimo con il concorso di pubblici amministratori ed apparati vari finalizzato ad eliminare dal mercato il nuovo scomodo concorrente”. E’ quanto si legge in una nota della società.
“Appare certamente singolare che Compagnia delle Isole in appena 4 mesi di attività e senza avere modificato in alcun modo il sistema operativo, abbia potuto commettere così tante infrazioni così come ‘denunciate'”, prosegue la società. “Ma la cosa ancor più grave – aggiunge – è che alcuni esponenti politici dopo oltre trenta anni di gestione delle rotte in argomento ad opera della vecchia Siremar con le identiche modalità operative, si siano accorti solo ora delle rilevate ‘gravi violazioni'”. “In questi pochi mesi di gestione Compagnia delle Isole ha continuato a svolgere l’attività di cabotaggio marittimo in assoluta continuità con quanto precedentemente elaborato, pianificato e svolto dalla Siremar, con la medesima flotta e con il medesimo personale.
L’impressione di Compagnia delle Isole, già rappresentata all’autorità giudiziaria – sottolinea la società – è che l’ingresso nel mercato del cabotaggio marittimo di un nuovo soggetto, che in regime di concorrenza cerca di acquisire nuove quote di mercato, possa turbare gli equilibri che nel tempo si erano creati”. “Forse qualcuno teme che Compagnia delle Isole, diversamente dalla vecchia Siremar, possa partecipare alle gare pubbliche indette dalla Regione Sicilia per l’attribuzione dei contributi regionali (circa 80 milioni di euro per anno) per lo svolgimento delle cosiddette tratte sociali?”, si chiede la società.