Lampedusa, barchino con migranti affonda: dispersa bimba di 15 mesi - Live Sicilia

Lampedusa, barchino con migranti affonda: dispersa bimba di 15 mesi

L'imbarcazione, salpata da Sfax in Tunisia, all'improvviso è colata a picco
L'EMERGENZA
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LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Quarantaquattro migranti, fra cui 11 donne e 3 minori, sono stati salvati, durante la notte, al largo di Lampedusa dopo che il barchino sul quale viaggiavano è affondato. Un minore è disperso.

L’imbarcazione in ferro di 7 metri, salpata da Sfax in Tunisia, all’improvviso è colata a picco e i naufraghi sono rimasti aggrappati alle camere d’aria, per circa 10 minuti. Ad intervenire, issandoli a bordo, è stata la nave ong “Mare Go” che li ha in seguito trasbordati su una motovedetta della guardia costiera.

Secondo i racconti dei naufraghi, originari di Burkina Faso, Guinea Conakry, Mali e Senegal, all’appello manca una bimba di 15 mesi. All’hotspot di contrada Imbriacola c’è la mamma che non riesce a darsi pace. La donna, quando il barchino è affondato, a mezzanotte e mezza circa, non è riuscita a tenere stretta a se la piccola che è annegata. Sono in corso, nell’area del naufragio, le ricerche.

I 45 migranti hanno pagato mille euro a testa per la traversata che s’è mossa, puntando verso la Sicilia, utilizzando l’applicazione di un cellulare.

Altri quindici migrati, fra cui 2 minori, sono stati ritrovati, dall’equipaggio dell’assetto svedese di Frontex, sull’isolotto di Lampione. I tunisini erano stati avvistati mentre erano a bordo di due gommoni di 3 metri ciascuno: solo uno con il motore che, di fatto, trainava il secondo gommone. I natanti sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Lampedusa e i 15 sono stati portati sulla maggiore delle isole Pelagie. Stanno raccontando d’essere partiti da Tabulba in Tunisia dopo aver pagato 8mila dinari per la traversata che è stata fatta a vista.

Mannino (sindaco Lampedusa): “Governo non sia impreparato”

“Dopo una tregua che durava da diversi mesi, sono ripresi gli arrivi, comunque con numeri contenuti e che si riescono a gestire in maniera ottimale. Rispetto all’anno precedente dal primo gennaio ad oggi, abbiamo avuto il 50% in meno di arrivi e questo certamente rappresenta un’inversione di tendenza. La parola d’ordine è sempre la stessa: il governo non deve farsi trovare impreparato sulla gestione dei migranti a Lampedusa e l’unico modo per non fare andare in tilt il sistema dell’accoglienza, è avere, per come sta avvenendo, trasferimenti veloci dall’isola. Ma servono navi dedicate”. Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, dopo gli sbarchi delle ultime ore.

“In queste ore scriverò nuovamente a Roma per la questione dei barchini affondati o abbandonati sulle coste, perché ormai è diventato un problema non più procrastinabile, sia per il decoro del territorio che per i danni arrecati ai pescatori. Chiederò un intervento anche ai ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura”, ha aggiunto Mannino che ha espresso preoccupazione e dolore per il naufragio avvenuto durante la notte. “Ancora una volta, un innocente ha perso la vita. Ancora una volta. E questo è veramente insopportabile”.

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