Lampedusa, cocaina ripescata in mare: scattano 11 fermi - Live Sicilia

Lampedusa, cocaina ripescata in mare: scattano 11 fermi

Cinque mesi dopo l'operazione antidroga Levante i carabinieri nella notte hanno bloccato i nuovi indagati
L'INCHIESTA
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AGRIGENTO – Si era sentito pugnalato alle spalle da amici e persino dal cugino e così, dopo essere stato arrestato lo scorso anno con quasi venticinque chili di cocaina sotterrati in giardino, ha deciso di collaborare e fornire preziose indicazioni su un vasto traffico di droga a Lampedusa. I carabinieri del Comando provinciale di Agrigento hanno eseguito alle prime luci dell’alba un provvedimento di fermo a carico di 11 persone. La decisione è stata procuratore Salvatore Vella e del sostituto Giulia Sbocchia,

I fermati

Si tratta di 7 lampedusani e 4 senegalesi: Giovanni Blandina e Jacopo Blandina, rispettivamente padre e figlio di Ignazio Umberto Blandina; Antonino Di Maggio, Sana Sarr, Waly Sarr, Mhaye Ibrahima; Vincenzo Lo Verde, Gningue Lo Doudou, Vincenzo Barbera, Tony Sparma e Nicola Minio. L’operazione, denominata Zefiro, è la naturale prosecuzione dell’inchiesta Levante che, cinque mesi fa, portò al fermo di altri 11 indagati. Ignazio Umberto Blandina, sessantenne, una vita trascorsa quasi tutta borderline con più arresti che libertà, ha voluto portare il suo prezioso contributo alle indagini.

Il pentimento

Prima del pentimento, tuttavia, lo stesso Blandina ha provato, dopo il suo arresto, a recuperare i soldi che gli spettavano, oltre 20 mila euro, e pur trovandosi in carcere è riuscito a comunicare telefonicamente (ed illecitamente) con l ’ uomo che gli ha affidato lo stupefacente da custodire. Persino il padre (fermato questa notte) di Blandina, novantenne, informato dal figlio ha provato ad ottenere i soldi spettanti al figlio senza alcun successo. Poi, probabilmente perché si è sentito abbandonato e ha iniziato a collaborare svelando per prima cosa chi gli ha fornito lo stupefacente, ossia Salvatore Di Battista ed indicando anche chi lo ha aiutato a sotterrare la droga, ossia il cugino Marco Consiglio. Blandina aggiunge molto altro. A cominciare dal fatto che i panetti da un chilo di cocaina sotterrati non erano 24 cioè quelli trovati al momento della perquisizione bensì quaranta. E a quel punto afferma: Sono stato “ venduto ai carabinieri da mio cugino Marco e da Salvatore Di Battista, gli unici a sapere che custodivo la droga. Prima di fare la soffiata ai carabinieri, tuttavia, hanno rubato 17 chili di cocaina. Sono sicuro, sono stati loro”.


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