Lampedusa, sette giovani bengalesi morirono di freddo -Live Sicilia

Condannato e liberato: così lo scafista ‘uccise’ altri 7 migranti

Morirono di freddo durante il viaggio della speranza

AGRIGENTO – Sette giovani bengalesi morirono di freddo sul barcone che li stava conducendo a Lampedusa. I poliziotti della squadra mobile di Agrigento hanno fermato il presunto scafista. Si tratta di un egiziano di 38 anni che è indiziato di avere guidato il 25 gennaio scorso l’imbarcazione con 287 migranti.

Era stato condannato a tre anni e mezzo di carcere con sentenza definitiva per un precedente sbarco del 2011 a Pozzallo, nel Ragusano. Scarcerato quando mancavano sei mesi al fine pena e rientrato in Africa avrebbe ripreso il lavoro sporco di chi sfrutta la disperazione dei migranti.

L’indagato, la cui posizione verrà sottoposta al vaglio del giudice per le indagini preliminari di Agrigento, dovrà rispondere di favoreggiamento della immigrazione clandestina e di omicidio colposo plurimo. I sette bengalesi furono costretti a viaggiare in condizioni disumane: 3 vennero trovati morti sul natante dai militari della Guardia di finanza nel momento in cui l’imbarcazione fu agganciata, altri quattro morirono prima di giungere, nonostante i soccorsi, a Lampedusa.

Il “carico umano” , secondo quanto ricorda il procuratore capo Luigi Patronaggio, era partito dalle coste libiche ed era stato affidato a “professionisti” egiziani. Il fermo è stato disposto dai pm Gloria Andreoli e Paola Vetro,

All’identificazione dell’egiziano gli investigatori sono arrivati grazie alla raccolta delle testimonianze dei migranti superstiti.


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