E’ emergenza all’Eas. Come scrive oggi il quotidiano Milano Finanza, infatti, l’Ente acquedotti siciliani, da tempo sottoposto a liquidazione, è letteralmente “assediato da creditori con una situazione ‘prossima al collasso'”. Una situazione di criticità, che i commissari hanno proposto di risolvere bypassando attività e personale alla Regione.
Al momento nelle casse dell’Eas entrano i 9,4 milioni di euro di Palazzo d’Orleans destinati a pagare il personale, e i 7,4 milioni per l’acquisto dell’acqua da Sicilacque Spa, e secondo quanto stimato dai commissari, un eventuale passaggio di mano della gestione alla Regione comporterebbe un risparmio di quasi 6 milioni di euro.
Intanto, a causa della mancanza di liquidità, l’Enel ha tagliato la fornitura di energia elettrica ad alcuni piani della sede dell’ente acquedotti in via La Duca. Sede sulla quale pende, tra l’altro, un mandato di sfratto esecutivo.
A questa situazione si aggiunge poi l’impossibilità del regolare invio di fatture agli utenti, dovuta alla sospensione del servizio da parte della società incaricata di stampare le bollette.
Insomma, una situazione che lega le mani del commissario liquidatore, il quale attende come unica soluzione lo scorporo della gestione, che tuttavia non appare cosa immediata.
Il presidente della commissione Bilancio Riccardo Savona, dal canto suo, ha annunciato che per risolvere la vicenda “è necessario procedere con una norma ad hoc”.