Polemica sulla Palermo Energia | Scontro Lapunzina-Avanti - Live Sicilia

Polemica sulla Palermo Energia | Scontro Lapunzina-Avanti

L'opposizione di Sala Martorana e la Fisascat Cisl chiedono che sia l'Antitrust a pronunciarsi sulla natura di Palermo Energia Spa e dei servizi. Per Lapunzina: "l'applicazione del regolamento sulle verifiche delle caldaie potrebbe rendere l'azienda indispensabile e salvarla dalla privatizzazione". Avanti: "Il parere dell'Antitrust non è vincolante. Applicheremo la legge".

PALERMO – “Il 7 febbraio è uscito il regolamento nazionale che applica la norma sulle partecipate che gestiscono i servizi strumentali. Ebbene, questo regolamento concede una deroga dinanzi all’impossibilità di vendere una partecipata che per certe sue peculiarità non può essere messa sul mercato. Credo che la cosa si possa benissimo applicare anche a Palermo Energia Spa”. La proposta, che il consigliere Gaetano Lapunzina, capogruppo del Pd a Palazzo Comitini, ha presentato oggi durante una seduta di Sala Martorana, potrebbe aprire scenari nuovi sul destino della partecipata della Provincia di Palermo, che, stante l’attuale legge sulla spending review dell’ultimo governo Monti, va incontro o alla privatizzazione entro il 30 giugno o alla liquidazione entro il 31 dicembre. La riforma infatti prevede che i servizi strumentali (che fanno capo agli enti locali e non riguardano beni necessari come l’acqua) vengano privatizzati entro il 2013 mentre i servizi essenziali (esterni alle amministrazioni) resteranno nel bacino pubblico.

“Già da due anni, e in questo l’Amministrazione Avanti è responsabile – continua Lapunzina –, sarebbe stato possibile rafforzare la posizione di Palermo Energia applicando il nuovo regolamento sulla verifica delle caldaie, un servizio che già l’azienda svolge in tutti i Comuni del palermitano sotto i 40 mila abitanti e che può essere considerato indispensabile. Ma non è stato fatto, il servizio non è mai partito. Eppure la stessa Authority ha detto che l’obbligo di vendita in certi casi può essere sospeso. Mi chiedo – conclude il consigliere – se questa Amministrazione in scadenza ci darà finalmente delle risposte”.

La richiesta di un parere dell’Antitrust viene rilanciata dalla Fisascat Cisl Palermo, presente durante la seduta del consiglio con il responsabile Toni Pupella e il componente del direttivo Fabrizio Scarpinato. “Noi chiediamo alla Provincia – dicono – di presentare una relazione all’Authority contenente la richiesta di un pronunciamento ufficiale sulla natura di Palermo Energia, che non svolge soltanto servizi strumentali (come quelli di portierato o i commessi) ma anche e soprattutto servizi essenziali, come la manutenzione ordinaria e l’installazione dei pannelli solari nelle scuole, le verifiche sugli impianti termici, il rilascio delle certificazioni per le caldaie: su questo siamo l’unica società abilitata dallo Stato per la Provincia di Palermo”. “Vogliamo esprimere la nostra preoccupazione per il futuro del nostro posto di lavoro – concludono i due sindacalisti –. Siamo in 162, molti a monoreddito. Sappiamo bene che c’è la riforma per l’abolizione delle province. Ma quello che ci preme è restare una partecipata di un ente pubblico: provincia, consorzio dei comuni o area metropolitana che sia. Il privato è uno spettro che preoccupa”.

Ma per il presidente Giovanni Avanti l’intervento dell’Authority “è da escludere. Noi stiamo lavorando per un piano industriale che consenta da qui a giugno la selezione di un soggetto privato che possa acquisire una parte del capitale sociale di Palermo Energia, come prevede la normativa nazionale. Rispetteremo la legge così com’è adesso, non possiamo certo cambiarla, a farlo deve essere eventualmente il nuovo governo nazionale. Nessuno si allarmi: riteniamo Palermo Energia un gioiellino, un esempio di società virtuosa, e garantiamo che saranno mantenuti tutti i livelli occupazionali. Anzi, non abbiamo sostituito i dipendenti che via via sono andati in pensione proprio per contenere le spese e renderla più appetibile sul mercato per un eventuale acquirente. Per quanto riguarda il nuovo regolamento per le verifiche sulle caldaie – conclude Avanti – posso dire che è già pronto e partirà nei prossimi giorni, subito dopo le festività pasquali”.


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