PALERMO – “È necessario un adeguato riconoscimento giuridico ed economico dell’esperienza professionale maturata negli anni da tutto il personale regionale”. È uno dei principi ribaditi dal Sadirs nel corso dell’incontro di ieri all’Aran con la Commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale. L’Aran ha preliminarmente ribadito che al momento, non essendo pervenute modifiche alle direttive governative, si orienterà su un nuovo ordinamento professionale a 3 fasce e senza alcun costo aggiuntivo, aspettando suggerimenti da una riunione che si terrà mercoledì prossimo al ministero per le linee guida per la riforma dell’ordinamento professionale nell’ambito del contratto 2019/2021.
Il Sadirs ha ribadito “la necessità di velocizzare i lavori tecnici della Commissione che saranno propedeutici alla contrattazione Aran-sindacati, senza aspettare le linee guida ministeriali”, e ha “confermato l’ipotesi della riforma del modello organizzativo con un nuovo modello di ordinamento professionale, con la previsione di due mega aree in cui ricollocare tutto il personale, senza alcun riferimento alle attuali 4 categorie lavorative, e una volta determinato il nuovo ordinamento professionale sarà necessario affrontare il finanziamento del costo, superando cosi il problema dell’invarianza della spesa prospettato dall’Aran e su cui abbiamo invece avuto rassicurazioni da parte dell’ assessore alla Funzione pubblica”.
Obiettivo del confronto, prosegue il Sadirs, è “elaborare una o più proposte per rivedere l’ordinamento professionale e per la definizione dei nuovi profili professionali. È necessario un adeguato riconoscimento economico dell’esperienza professionale maturata negli anni da tutto il personale regionale. Attendiamo dall’Aran i dati relativi al personale in servizio per ciascun dipartimento e la proiezione del personale che andrà in pensione, e attendiamo la convocazione della prossima riunione della commissione”.