L'area centrista del Pd c'è ancora|A Palermo l'assemblea di Innovazioni - Live Sicilia

L’area centrista del Pd c’è ancora|A Palermo l’assemblea di Innovazioni

La Margherita non sta più nel simbolo, ma non è appassita. Almeno in Sicilia l’area più centrista dal Partito democratico è più che vegeta. Dimostrazione ne è stata l’assemblea di Innovazioni, l’associazione voluta tra gli altri dall’ex ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale e dall’onorevole Pd Francantonio Genovese, tenutasi alcuni giorni fa all’Astoria Palace di Palermo. Più di duecento tra militanti e simpatizzanti hanno ascoltato chi tra i notabili del partito è salito sul podio per snocciolare il tema dell’incontro, “Federalismo, partiti e politiche del Sud”. Non  mancava un referente nazionale di peso dell’area, infatti era presente Giuseppe Fioroni, prodiano ministro dell’Istruzione.
E proprio dalle strategie politiche presenti e futuribili per il governo della Sicilia si sono prese le mosse. Perché l’aria che tira, molto calda, è quella giusta per ragionare concretamente sul ruolo dei democratici. Al governo? Con Lombardo? E la coalizione per le prossime elezioni? Comunque sia, qui tengono a precisare che “non ci sono ribelli”.
Il punto di partenza è stato comunque segnato.  Per potere influenzare la linea di un partito bisogna avere i numeri, e a tal proposito le conte sono inevitabili. Perché se è importante il numero delle persone in platea, altrettanto lo è quello dei deputati regionali da annoverare tra le proprie fila; Innovazioni ne conta nove su ventisette. Esattamente un terzo. Di presenti ce n’erano sette, al netto dei ritardatari del caso.
Siccome uno sguardo più che estraneo, esterno alla realtà siciliana, può essere utile ad inquadrare la questione, conta ascoltare Fioroni che auspica “la fine del gattopardismo siciliano, per cominciare l’era delle riforme”.
Il Pd però ha già iniziato un percorso assieme a Lombardo, parlando appunto di riforme. Vale la pena proseguirlo magari dando vita ad un nuovo governo, onorevole Cardinale? “Certo, è la scommessa politica per il futuro della Sicilia. Bisogna partire da adesso, cementando un’alleanza per le prossime elezioni”. “Spetta a Lombardo proporre un documento politico da potere condividere – aggiunge Cardinale – È un discorso che faceva già la Dc ai suoi tempi, quello di cercare alleanze”.
Ma Genovese tiene a precisare che c’è una differenza sostanziale “tra trattative e intese”. Per poi proseguire con un dato che per l’ex segretario siciliano dei democratici è una certezza: “La stagione del cambiamento ha già avuto inizio – chiosa Genovese – Adesso bisogna darle continuità”.
L’alleanza con Lombardo si può fare, almeno secondo Vitrano, “basta che venga mantenuto lo spirito autonomista”. Ma come arrivare a governare? La strada la traccia il senatore Pd Nino Papania: “Disgregando il centrodestra”.


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