L'Ars alla prova della sopravvivenza |Vertice tra Crocetta, Raciti e D'Alia - Live Sicilia

L’Ars alla prova della sopravvivenza |Vertice tra Crocetta, Raciti e D’Alia

Oggi a Sala d'Ercole la riforma dei liberi consorzi. L'istinto di sopravvivenza dei deputati spinge la produttività del parlamento. I partiti incontrano il governatore che insiste su Fiumefreddo. E l'Udc lavora al nuovo soggetto centrista, puntando Palazzo d'Orleans.

PALERMO – Per capire qualcosa dello stato di salute della maggioranza e delle effettive prospettive della legislatura, il pomeriggio di oggi all’Ars sarà di certo utile. Sala d’Ercole sarà alle prese con la riforma dei liberi consorzi, la prima grande riforma incompiuta dell’era Crocetta. La prima delle riforme mancate che Pd, Udc e alleati devono cercare di portare a casa prima del voto per coltivare qualche speranza di scampare alla batosta.

E con l’aria che tira all’Ars, dove i deputati hanno accolto con un grande sospiro di sollievo lo scampato pericolo del voto in autunno, c’è da aspettarsi che il famoso cambio di passo stavolta arrivi. Dove non ha potuto in tre anni la politica, potrà l’istinto di sopravvivenza dei parlamentari. Votare qualche buona legge è l’unico strumento che i novanta inquilini di Palazzo dei Normanni hanno a disposizione per giustificare ancora qualche mese di dorato stipendio.

Intanto, stamattina Gianpiero D’Alia e Fausto Raciti stanno incontrando a Palazzo d’Orleans Rosario Crocetta. Vertice in tarda mattinata per il governatore che rientra a Palermo da Tusa. Sul tavolo, la volontà di Pd e Udc, che si muovono in perfetto asse, di fare un punto della situazione. C’è da sciogliere il nodo del successore di Linda Vancheri. Le forti riserve del Pd su Antonio Fiumefreddo sono note. Ma Crocetta vuole insistere sul nome del penalista catanese, che già due volte il governatore ha tentato di piazzare in giunta senza successo. Da parte dei democratici non ci sarebbe una chiusura totale. Più in generale, infatti, i partiti di maggioranza vogliono capire cosa ha intenzione di fare Crocetta da qui a fine legislatura soprattutto sul fronte dei rapporti con gli alleati, che fin qui sono stati a dir poco disastrosi.

Sullo sfondo si staglia già il dopo Crocetta. A cui i centristi si preparano varando oggi la nuova segreteria, composta da giovani e new entry. Accanto al segretario Gianluca Miccichè, ecco il nuovo capo della segreteria politica, Adriano Frinchi, vicino a D’Alia, il vicesegretario Matteo Francilia, ex consigliere provinciale a Messina, Paolo Alibrandi, anche lui messinese come D’Alia, nuovo segretario amministrativo, e Laura Marsala avvocato di Enna, impegnata nel volontariato.

L’Udc si prepara al congresso regionale di ottobre che dovrebbe aprire alla nascita del nuovo soggetto centrista, che si fonderà sull’alleanza con Ncd ma sarà aperto anche ad altre realtà territoriali. Una nuova aggregazione che nelle intenzioni dell’Udc dovrà avere un rapporto “paritario e strategico”, spiega un dirigente centrista, con il Pd.

“Paritario e strategico” significa anche poter rivendicare il prossimo candidato alla presidenza della Regione. Una casella che per il Pd al momento vede almeno quattro nomi papabili, cioè Davide Faraone, Enzo Bianco, Caterina Chinnici e, nei desiderata di tanti, Lucia Borsellino, che però non sarebbe disponibile. Dalle parti dei centristi, i nomi più accreditati sono quelli di Gianpiero D’Alia e dell’eurodeputato Giovanni Lavia.

Di mezzo ci sono i mesi di legislatura che ancora restano. E che nessuno sa ancora quanti saranno. Ma che la maggioranza ha tutto l’interesse di riempire di qualche risultato. A partire dalla riforma che tra qualche ora si discuterà a Sala d’Ercole.


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