L'Ars e la manovra da 600 milioni: le reazioni dei partiti

L’Ars e la manovra da 600 milioni: le reazioni i partiti e sindacati

Le note dopo l'aula
IL COLLEGATO
di
9 min di lettura

PALERMOL’Ars ha dato vita al Collegato ter con il maxi emendamento che distribuisce una lunga serie di finanziamenti a Comuni e associazioni, come abbiamo scritto. Ecco le reazioni della politica.

Assenza: l’azione risanatrice del governo

“Il collegato si è trasformato opportunamente in una vera e propria manovra, quasi di variazione di bilancio, e ciò è stato possibile grazie all’azione risanatrice dei conti- intrapresa dal precedente governo regionale e proseguita ottimamente da questo- che ha consentito di avere la disponibilità di ulteriori risorse”. Lo afferma Giorgio Assenza, capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, commentando l’approvazione del Collegato ter e aggiungendo: “Tra i capisaldi di questa manovra ci sono un maggiore trasferimento di risorse agli enti locali, il sostegno alle famiglie che non riescono a fare fronte all’aggravio dei mutui, l’attenzione agli Asu e gli interventi per porre fine alla vergogna del pagamento annuo di decine di milioni di euro per fitti di immobili che prima erano della Regione. Importante anche l’incremento di risorse per gli assessorati, così come il sostegno ai singoli territori della Sicilia per opere pubbliche e iniziative sociali e culturali. Noi qui all’Ars siamo rappresentanti di una comunità che ci ha scelti con il voto- peraltro di preferenza- pertanto non dobbiamo vergognarci di rispondere alle legittime esigenze dei territori, anzi dobbiamo esserne orgogliosi. Ringrazio per l’approvazione di questa manovra tutti i colleghi deputati, tuttavia sembra paradossale e farisaico che dall’opposizione dopo avere condiviso quasi tutti gli articoli previsti dal Collegato- “incassando” politicamente tutto quello che c’era da incassare- abbiano invece alla fine espresso voto contrario. Ritengo che una benevola astensione sarebbe stata meno contraddittoria”.

Catanzaro: “Pd coerente”

“Nel corso dell’esame del ‘collegato’ il gruppo Pd ha tenuto un comportamento coerente, abbandonando i lavori in commissione Bilancio nel momento in cui è stato violato l’accordo raggiunto in conferenza dei capigruppo, cioè quando è stata inserita la norma scandalo salva-ineleggibili ed i finanziamenti al territorio si sono trasformati in mance elettorali, anche da poche migliaia di euro”. Lo dice Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars. “Siamo tornati a discutere il testo – prosegue – dopo che la norma salva-ineleggibili è stata stralciata, così come avevamo chiesto, e dopo che i finanziamenti ai territori sono stati decisi con un metodo differente, cioè attraverso provvedimenti amministrativi evitando di trasformare l’aula parlamentare in un consiglio di quartiere che vota norme da poche migliaia di euro”.

Laccoto: “Progetti utili”

“L’approvazione della manovra d’assestamento da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana contiene provvedimenti importanti a sostegno di famiglie, imprese e lavoratori”. Lo afferma l’on Giuseppe Laccoto, presidente della Commissione Salute all’ARS. “Voglio evidenziare lo stanziamento di 50 milioni di euro che andranno ad abbattere i rialzi dei mutui casa a tasso variabile: una norma attesa da tante famiglie siciliane che hanno un ISEE inferiore a 30 mila euro e che devono fare i conti con un aumento esponenziale delle rate. Boccata d’ossigeno anche per i Comuni per i quali è stata ottenuta l’erogazione della quarta trimestralità dei trasferimenti regionali entro la fine dell’anno ed è passata anche l’integrazione oraria dei lavoratori Asu. Un passaggio importante, questo, nell’ottica del percorso di stabilizzazione per il quale la via obbligata è il confronto con il Governo nazionale”.

Di Pasquale: “Senso di responsabilità”

“Nell’iter di approvazione del Collegato ter il Partito democratico ha dimostrato grande senso di responsabilità davanti a una manovra che avrebbe potuto utilizzare meglio i 600 milioni di euro messi a disposizione. Un contributo, il nostro, figlio anche della necessità di spendere queste risorse entro il 31 dicembre. Il giudizio complessivo resta negativo, ma nonostante tutto abbiamo messo questo governo nelle condizioni di lavorare”. Così il deputato del Pd all’Ars, Nello Dipasquale, nel corso del suo intervento in Aula. “Il giudizio è negativo perché questo ddl, per volere del governo e della maggioranza, non affronta tutta una serie di emergenze alle quali invece andavano date risposte – aggiunge Dipasquale -. Tanti piccoli micro-finanziamenti ma nessun ristoro, ad esempio, per i danni subiti in questi mesi dall’agricoltura, né risorse per i laboratori di analisi e, quindi, per i servizi resi ai cittadini. Al contrario, sono stati inseriti 70 milioni per una operazione sul patrimonio immobiliare sulla quale esprimiamo forti dubbi”. Dipasquale è poi tornato sullo stralcio della cosiddetta ‘norma salva-ineleggibili’ dal testo del maxi-emendamento al Collegato: “Una norma assurda che il Pd è riuscito a bloccare prima ancora che gli stessi deputati che l’avevano proposta, e poi votata, in commissione Bilancio tornassero sui loro passi chiedendone la cancellazione con una buona dose di ipocrisia”. Il deputato regionale del Pd ricostruisce così quanto accaduto in commissione Bilancio: “Quando ci siamo resi conto di cosa stavano per approvare, abbiamo abbandonato i lavori della commissione e ieri abbiamo posto lo stralcio di questa norma come condizione necessaria per potere andare avanti con l’esame del maxi emendamento. Abbiamo così ricevuto rassicurazioni dal presidente Galvagno, che ringrazio per la sua presa di posizione che ci ha garantito lo stralcio della norma”.

La Vardera: “Rivendico quei fondi”

“Sono felice che nonostante il mio voto contrario io possa rivendicare i fondi che arriveranno alla realtà di Biagio Conte, Speranza e Carità (150 mila euro), all’associazione La Casa di Giulio per l’acquisto di un camper che li aiuterà nella lotta contro il crack (80 mila euro) e all’associazione Telejato che all’interno di un bene confiscato alla mafia farà una scuola di giornalismo (20 mila euro). Io le somme che ho destinato le rivendico con orgoglio, ma quanti altri potranno farlo? Ho chiesto ai miei colleghi di uscire allo scoperto, ma in pochissimi l’hanno fatto. La politica non si fa con i selfie ma esprimendo voto contrario in aula”. Lo dice il deputato regionale Ismaele La Vardera, dopo aver votato no per la manovra finanziaria che riguarda il Collegato ter.

Sciotto: “Chiarezza sui fondi”

“Oggi in aula la variazione di bilancio con una manovra complessiva di circa 600 milioni di euro. Sud chiama Nord ha votato contro questa manovra. Riteniamo infatti che ci siano più aspetti che non convincevano. Abbiamo chiesto chiarezza riguardo ai fondi extraregionali sollevando legittimi dubbi sulla coerenza tra il trasferimento di questi fondi e la loro effettiva destinazione per gli interventi territoriali”. Lo dice il capogruppo di Sud chiama Nord Matteo Sciotto a nome del gruppo parlamentare. “Abbiamo apprezzato l’iniziativa dell’assessore Falcone – aggiunge – riguardo alle anticipazioni ai comuni. L’aspetto certamente più “cupo” di questa manovra è rappresentato dall’operazione relativa ai 70 milioni del fondo immobiliare per riacquistare gli immobili che la Regione aveva venduto nel 2007, restando però come affittuaria. Abbiamo chiesto una valutazione accurata dei rischi associati a questa operazione e la massima trasparenza”.

Cisl Fp: “Bene l’anticipo sul Ccrl”

“L’approvazione da parte dell’Ars della norma che stanzia le risorse per l’anticipazione della parte economica relativa al contratto regionale di lavoro 2022-2024 è un fatto ottimo e non possiamo che plaudire all’azione dell’intero governo Schifani che prontamente ha accolto la nostra sollecitazione informale inserendo la norma tra quelle del collegato”. A dirlo è il segretario della Cisl Fp Sicilia Paolo Montera commentando la previsione normativa contenuta nel Collegato Ter che applica una norma nazionale varata recentemente all’interno del Decreto legge ‘Anticipi’. “Adesso – prosegue Montera – le somme siano stanziate per tutti gli altri comparti pubblici a partire da quello alla sanità. Il via libera alla norma è un ottimo segnale per i dipendenti regionali perché consente di mitigare gli effetti dell’inflazione per il comparto specie alla luce del fatto che è ancora da firmare il Ccrl 2019/2021. In tal senso dal governo regionale arriva un segnale di attenzione che adesso va portato avanti portando a buon esito gli altri punti della vertenza dei regionali”. La Cisl Fp ha sollecitato in tutta Italia il pagamento dell’anticipazione contrattuale. A livello locale le anticipazioni devono essere previste da ciascun ente. L’Arpa Sicilia erogherà le risorse a partire da dicembre. Auspichiamo – conclude Montera – che lo stesso avvenga sia per il personale delle aziende sanitarie e ospedaliere che per il personale degli enti locali”. 

Caronia: “Norme importanti”

“La manovra finanziaria approvata all’Ars contiene norme importanti che rispondono alle esigenze dei siciliani. Abbiamo fatto un buon lavoro grazie anche alla disponibilità di quasi 600 milioni di euro. Come Lega siamo stati in prima linea per far passare la norma che assegna 50 milioni di euro all’Irfis per combattere il caro mutui. Alle famiglie siciliane, con un Isee inferiore a 30mila euro, verranno erogati contributi in base all’aumento delle rate dei mutui verificatosi nel 2022 e nel 2023 per effetto della crescita dei tassi. Sottolineo pure che i Comuni siciliani ottengono con la “manovrina” l’erogazione della quarta trimestralità dei trasferimenti regionali entro la fine dell’anno, cosa che non si verificava da diversi anni. In Aula ci siamo battuti per la norma che riconosce l’applicazione del contratto dei regionali anche agli ex dipendenti Ciapi che prestano servizio presso il Dipartimento lavoro”. Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.

Sammartino: “Fondi per l’agricoltura”

L’istituzione di un fondo da 300mila euro, affidato all’Ente di sviluppo agricolo (Esa) per interventi strutturali e infrastrutturali nel settore agricolo, forestale e dello sviluppo rurale, e ben 500mila euro in più nel capitolo che finanzia l’attività di promozione dei prodotti agricoli siciliani sui mercati internazionali. Così si legge in una nota. Sono due delle misure più rilevanti che il governo Schifani ha inserito nelle variazioni di bilancio approvate dall’Ars in favore del comparto agricolo. “Il governo della Regione dà un chiaro segnale della rotta che ha intrapreso mettendo in campo risorse essenziali per rendere competitivo il settore. In questa direzione vanno anche i finanziamenti per la promozione dei nostri prodotti di eccellenza nei mercati mondiali. Stiamo facendo tanto, ma siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare». Lo dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino.  

Messina: “Soddisfatti i diritti dei regionali”

Il collegato ter alla finanziaria 2023, appena approvato dall’Assemblea regionale siciliana, prevede una dotazione di 10 milioni e 700 mila euro in favore del personale regionale per l’anticipo dei pagamenti delle spettanze relative al rinnovo del contratto 2022/2024. “Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto che, per la prima volta nella storia, riconosce ai dipendenti della Regione un diritto economico negli stessi tempi di quelli statali. Un risultato – sottolinea l’assessore alla Funzione pubblica e alle Autonomie locali, Andrea Messina – che dà merito al lavoro di squadra compiuto dal governo Schifani e riconosce ai lavoratori regionali il soddisfacimento del diritto legittimo a una misura perequativa che adegua gli stipendi al costo della vita e all’inflazione. Prossimo step al quale stiamo lavorando – continua l’assessore Messina – è la copertura, attraverso la legge di stabilità 2024, degli ulteriori stanziamenti relativi al contratto 2019/21, che realizzerà anche l’attesa riclassificazione e il rinnovo dell’ordinamento professionale del personale del comparto”.

Falcone a De Luca: “Ringrazio De Luca, ma…”

“Ringraziamo Cateno De Luca per gli apprezzamenti rivolti in aula, ma ci troviamo costretti a respingere le avances che ci sono state rivolte. Stiamo bene servendo la Sicilia nei ruoli attuali, nell’armonia e nell’equilibrio che contraddistingue il governo Schifani, impegnato proficuamente a difesa dell’interesse della Sicilia, nella distribuzione dei ruoli stabilita dal suo presidente”. Così l’assessore all’Economia Marco Falcone conversando con l’ANSA replicando alla parole di Cateno De Luca durante la seduta Ars dedicata al collegato ter. Il leader di ScN e sindaco di Taormina ha proposto provocatoriamente Falcone quale futuro “Ragioniere generale” del suo futuro governo, criticando la decisione del presidente Schifani di avocare a se la delega alla programmazione, inizialmente assegnata a Falcone.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI