CATANIA. Si può solo lontanamente immaginare il dolore provato da una ragazza di appena 19 anni, inconsapevole e ignara della crudeltà alla quale ha dovuto soccombere.
E ci si può solo lontanamente immedesimare in un cratere profondo di dolore, inconsolabile e irredimibile, che mamma Pina e papà Nino assieme ai loro figli hanno dovuto subire e tentare di lenire.
Oggi arriva il giorno del giudizio. Quello definitivo.
L’ultimo atto di un’atroce storia lunga ormai dodici anni e che ha segnato la morte di una giovanissima vita. Ultimo atto di un calvario patito dalla famiglia.
Ed a margine dell’assassinio, il dolore di una comunità – quella biancavillese – che ha dimostrato la sua genuina vicinanza nella sofferenza e nelle lacrime.
E quello di oggi è il giorno del verdetto della Cassazione per il caso di Valentina Salamone.
Un dolore lungo dodici anni
In Cassazione ci si arriva dopo i due verdetti in primo e secondo grado che hanno condannato e spedito alla sbarra con la condanna all’ergastolo Nicola Mancuso, riconosciuto colpevole dell’omicidio di Valentina.
Da una iniziale richiesta di archiviazione si è arrivati al processo che ha individuato quantomeno un colpevole legato a quella maledetta notte del 24 luglio del 2010.
La svolta arrivò con l’intervento della Procura generale che riaprì di fatto le indagini sulla scorta della perizia condotta dal Ris che rivelò tracce di sangue di Mancuso su una scarpa di Valentina Salamone e sulle fin troppe incongruenze rilevate sulla scena di quello che sarebbe poi divenuto un omicidio anziché un suicidio.
Da mistero ad autentica messinscena.
Il delitto venne consumato in una villa inerpicata nell’area delle Vigne di Adrano.
Una verità necessaria
La giustizia sta per mettere la parola “fine”, in un incrocio di sentimenti, squarci di ricordi e rabbia che richiamano agli affetti ed alla speranza di una famiglia, la famiglia Salamone, che non ha mai smesso di elaborare il lutto per una figlia ed una sorella che non c’è più.
Quello che rimane, allora sono allora il ricordo e la sete di verità e giustizia che permettono di tenere in vita una ragazza che sprigiona ancora frammenti di una indefinibile bellezza.
Tanto fuori quanto dentro: la bellezza di Valentina.