in effetti ha ragione. va bene 2090?
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Già alle 22 la situazione non lasciava presagire nulla di buono. Almeno 700 ragazzini, età media dai 14 ai 18, ammassati come bestie. Qual è la capienza del locale? Quanti biglietti sono stati venduti? Pare abbiano falsificato i biglietti…ma quanti? E perché se è successo gli stessi organizzatori non denunciano. Eravamo lì , seconda esperienza che per lungo tempo sarà anche l’ultima, per ragazzine di prima liceo; 35 o 40 euro a cranio per il Privé , che serve per convincere noi genitori su un modello di sicurezza che invece è totalmente assente. Alcool servito senza alcun controllo e, ragazzine evidentemente ubriache, accompagnate fuori ed “affidate” ai primi adulti malcapitati in attesa dei figli. Il problema non sono i ragazzetti facinorosi, è tutto il sistema dall’organizzazione al controllo, che non funziona.
Ho scritto quanche giorno fa che all'ingresso delle discoteche dovete mettere un lettore di tessera sanitaria per monitorare le persone che sono dentro.
Di sicuro tutti e sei indossavano le cinture di sicurezza... vero?
La notizia della scomparsa di don Maurizio Francoforte mi ha profondamente toccato. È difficile trovare le parole per descrivere una perdita così grande, ma i ricordi e l’amore che ha lasciato in chi lo ha conosciuto parlano per lui. Don Maurizio non era solo un parroco, ma un padre accogliente, una guida silenziosa e costante, capace di vedere il meglio in ognuno e di spronare chiunque a crederci davvero. Il suo sorriso, la sua voce che trasmetteva calore e fermezza, la sua presenza sempre pronta a dare conforto rimarranno impressi nei cuori di chi ha avuto il dono di incrociare il suo cammino. Penso ai giovani che seguiva con passione, ai sogni che aiutava a coltivare, alle famiglie che accompagnava con delicatezza. Il suo amore per Brancaccio e il desiderio di riscatto erano il segno tangibile di una fede che si faceva concreta, che scendeva nelle strade, che sapeva sporcarsi le mani. E quel bastone di Fratel Biagio, che ha voluto accanto a sé anche nel momento dell’addio, sembra raccontare meglio di ogni parola il suo cammino: saldo, instancabile, ricco di speranza. Don Maurizio era un dono per tutti noi, un esempio luminoso di cosa significhi vivere per gli altri. E anche ora, nel dolore della sua assenza, so che il suo insegnamento e il suo amore continueranno a guidare e ispirare molti.
Se non iniziate ad aprire le porte dei carceri andrà sempre peggio….e se in passerella si ci trovava qualcuno ?? Poi la raccontavamo…. Bisogna cambiare le cose in questa Italia allo sbando completo. Regole e pene certe.
Animali. Spazzatura. Questa è palermo.
Ci sarà qualche giudice che lo lascerà a piede libero, sarà nullatenente e non potrà pagare. Scene che ormai in Italia si vedono ogni giorno. Pagherà come sempre il cittadino onesto che subisce tutto
Dicono che c’è sovraffollamento e mancano le carceri!.. Semplicissimo: costruitene di nuovi!
carcere immediato e pena tutta da scontare, se non si usa il pugno di ferro sarà sempre peggio.
Senza dubbi sono azioni ignobili, ma ho vissuto diverse esperienze ospedaliere per parenti, genitori adulti e simili. Spesso negli ospedali del Sud non si e’ ricevuti con il massimo della cortesia..!! Capiamo che i parenti genitori spesso concitatio e spaventati anzicche’ ricevere prontezze di cure notano lassismi..!! o peggio essere trattati con disinvoltura o peggio come se uno dovesse supplicare le cure..!! E’ un’amara realta’ non e’ la ragola ma con grandissima frequenza..!! Rinnovo comunque non giustifica arteggiamenti del genere..!!
Apriamo i porti e chiudiamo le porte dei carceri
Arrendiamoci: i giudici sono questi
Ma non si può tenere una pattuglia di polizia o di carabinieri davanti al pronto soccorso come fanno in altre situazioni? Basta la presenza e le cose inutili smettono di fare i gradassi.
In un paese normale i lavori per riparare i danni arrecati dovrebbero essere addebitati a colui che li ha fatti, invece anche stavolta a pagare saremo tutti noi contribuenti. Ma l’Italia quando diventerà un paese normale dove se uno distrugge qualcosa paga di tasca sua anzicchè pagare l’intera collettività?
Ma quanti carabinieri e poliziotti dovrebbero esistere? Uno ad ogni angolo?
Italia finita e Palermo senza speranza!
Non si possono espatriare verso terre dove regnano ancora le ere glaciali mettendoli in caverne e facendoli vivere di caccia e pesca? Più o meno hanno questo grado di civiltà. Poi sono tutti in divisa: tuta e scarpe da tennis e tv plasma 60 pollici di cui pagano le prime due rate agos e poi “come fa me cuscino” un pago cchiu’
Siamo caduti troppo in basso , Palermo nel caos più totale
Speriamo che il giudice gli dia 10 anni per avere il tempo di calmarsi….
Probabilmente, mentre noi scriviamo indignati, questa persona sarà a casa, magari a ridere mentre sta guardando il video che, presumibilmente, ha “immortalato le sue gesta”.
@ Marcello – Non era il pronto soccorso, ma l’ingresso di un normale reparto, come ce ne sono tanti al Policlinico. Purtroppo uno spostato pericoloso che ha preso di petto il portone con la macchina.
Finchè le leggi saranno quelle attualmente in vigore e finchè le pene saranno così lievi dovremo aspettarci altri 1000 episodi come questo. In una città come Palermo, dove pochissimi “fessi” rispettano le regole, la violenza, il vandalismo, il non rispetto dei beni comuni, la totale mancanza di educazione civica sono tutte cose all’ordine del giorno e la speranza che la situazione possa migliorare è del tutto vana.
Un altro caso di malessere sociale che colpisce l’ambiente sanitario a Palermo; questa volta la cronaca ci presenta il caso di un ubriaco che lancia la sua autovettura contro il portone dell’unità intensiva coronarica del policlinico universitario, fortunatamente non provocando altro che danni materiali alla struttura. Ma quante volte ancora la cronaca si deve occupare di violenza all’interno degli ospedali, con uno stato di allarme quotidiano che pesa sulla serenità lavorativa e professionale dei medici e degli stessi operatori sanitari? Ormai questi personaggi immondi, balordi o no, si sentono autorizzati a reagire in maniera incontrollata e violenta contro qualsiasi soggetto che nella loro mente bacata e delinquenziale ostacoli o tenda ad ostacolare i propri istinti bestiali. E cosa fanno gli organi preposti a prevenire o a sanzionare penalmente tali comportamenti? Il nulla………. Dott. Paolo Caruso
“Gli organi preposti” come li chiama Lei non creano sanzioni e strumenti di repressione penale ad hoc ma sono chiamati ad applicare quelli vigenti, con i limitati mezzi di cui dispongono.
Smettiamola con questa supponenza e superficialità.
i giudici applicano la legge. E’ quella che è sbagliata
già a casa a festeggiare col vinello
ne abbiamo solo una per la notte per tutta Palermo
ma se qui in italia non riusciamo a recuperare nemmeno i soldi dovuti per legge, figurati quelli causati da uno ubbriaco
Visto che gli organi preposti non creano sanzioni e strumenti di repressione penale esistono organi preposti in termine giuridico e politico che possono intervenire con argomenti più idonei e misure di legge più restrittive. Se neppure questi organi preposti sono in grado di limitare con fermezza questi comportamenti, allora vuol dire che la violenza a tutti i livelli continuerà a farsi strada e dovremo sempre più aspettarci episodi di vandalismo, di sopraffazione e di pura bestialità. Così tutti avremo la coscienza pulita per poter affermare che non essendoci le leggi non esiste il reato.