PALERMO – Finalmente Lazaar. Dopo alcuni mesi altalenanti, complice un infortunio che lo perseguita sin dal ritiro estivo, il tornante mancino non è mai riuscito ad imporsi nell’anno dell’esordio in massima serie. Una situazione non certo semplice per uno dei talenti più puri all’interno della rosa del Palermo che però si è ritrovato a San Siro, nella serata più splendente degli ultimi anni per il Palermo e i suoi tifosi. Sulla corsia sinistra ha letteralmente annullato Abate, un nazionale, andando vicino anche al gol del possibile vantaggio. Una soddisfazione che, come racconta lo stesso Lazaar a ilpalermocalcio.it, è giunta davanti alla sua famiglia, accorsa a Milano per vederlo in campo: “È stata una bella emozione, metà della mia famiglia è venuta a vedermi, è stato particolare. Giocare a San Siro non è da tutti, vincere è una bella cosa. Il nostro segreto è entrare sempre concentrati, siamo molto uniti. Dobbiamo mantenere questo gruppo e pensare sempre di non essere arrivati. Siamo umili, con i piedi per terra. Dobbiamo sempre pensare a fare meglio”.
In quel ruolo sarebbe impossibile non essere stimolati a migliorare. Lazaar deve infatti vedersela con la concorrenza di Daprelà ed Emerson, oltre che con quella di Feddal (adattato a sinistra contro la Juventus) e di Pisano (schierato sulla fascia mancina in più occasioni lo scorso anno). Doversi giocare il posto, però, non è un problema per il ventiduenne ex Varese: “Mi alleno sempre al massimo – ha dichiarato Lazaar – cerco sempre di migliorare i miei difetti e di diventare un grande giocatore. Il mister ha poi la libera scelta, io sono sempre a disposizione”. Dopo quasi un anno trascorso a Palermo, il terzino può fare un primo bilancio della sua esperienza in rosanero: “L’adattamento non è stato complicato, mi sono subito trovato bene. La scorsa stagione andavamo alla grande e abbiamo vinto un campionato facendo il record. La serie A è bella e difficile, ma il calcio italiano è conosciuto per questo. Purtroppo mi sono infortunato a inizio stagione, ma ora sto bene e cerco di fare sempre meglio”.
I miglioramenti, intanto, li hanno notati tutti. Dalle difficoltà nel partecipare ad entrambe le fasi, Lazaar sta pian piano trasformandosi nell’esterno ideale per il 3-5-2 di Iachini. La dimostrazione? Le chiusure in diagonale contro Chievo e Milan, in certi casi provvidenziali. Lazaar però non pensa di aver completato il suo percorso di crescita: “Devo sempre migliorare – ha detto Lazaar – soprattutto in fase difensiva. Sono contento perché contro il Milan poteva arrivare il gol ma conta la vittoria”. Avere dietro le spalle due colossi come Muñoz e Gonzalez è comunque di grande aiuto: “Loro due sono dei grandi giocatori. Anche il resto del gruppo dà il massimo, è il mister a scegliere chi è pronto e di chi ha bisogno. Ci va in campo lo fa sicuramente per dare il 100%”.
Adesso testa all’Udinese, prossima avversaria dei rosa. Una squadra che non viene certo da un momento brillantissimo, ma da tenere sempre d’occhio: “L’Udinese è una grande squadra – ha detto Lazaar – cerchiamo di stare attenti e di lavorare sodo. Siamo pronti per una grande sfida”. In chiusura, ancora una volta, Lazaar dimostra di avere la testa sulle spalle. Obiettivo Europa possibile? Sì, ma non certo primario: “Rimaniamo con i piedi per terra, prima pensiamo alla salvezza. Una volta raggiunta, possiamo pensare a cose più importanti”.