Sanità, le denunce sull'ospedale Civico: La Vardera in assessorato

Le denunce di un medico sul Civico, Faraoni: “Accertamenti dovuti”

Incontro con La Vardera in assessorato
SANITà
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PALERMO – Francesco Caronia, il chirurgo che ha deciso di rompere il silenzio denunciando diversi e presunti casi di malasanità a Palermo, e il deputato regionale Ismaele La Vardera sono stati ricevuti dall’assessora regionale alla Salute Daniela Faraoni. Lo comunica lo stesso La Vardera con un post Facebook: “Siamo stati appena ricevuti dall’assessore regionale alla sanità – scrive -, non era scontato”.

La vicenda ruota attorno a presunti casi che sarebbero avvenuti nel reparto di Chirurgia toracica del nosocomio palermitano, relativi a operazioni chirurgiche non necessarie e diagnosi tardive. “Abbiamo riportato i fatti gravissimi denunciati da Caronia, il medico coraggio che ha deciso di raccontare cosa accade nel suo reparto, al civico di Palermo”, ancora La Vardera.

La denuncia di La Vardera

Il deputato poi aggiunge: “Ho chiesto a gran voce di inviare gli ispettori in quel reparto, cosa che ho chiesto anche al ministro dalla salute. Dispiace che il presidente Schifani non abbia ritenuto di non affrontare personalmente la vicenda, speriamo certamente noi non ci fermeremo, siamo solo all’inizio chiederemo verità e giustizia anche per i parenti di quelle vittime che a detta del medico si sarebbero potuti salvare”.

Faraoni: “Accertamenti”

“Non intendo esprimermi fino a quando non avrò effettuato i dovuti accertamenti”, ha detto Faraoni dopo aver incontrato Caronia e La Vardera.

L’ospedale Civico di Palermo

Caronia avrebbe documentato ciò che accadeva ogni giorno nel reparto di Chirurgia toracica dove lavorava nell’ospedale Civico, il più grande della Sicilia. Lo fa in un servizio de Le Iene, trasmissione Mediaset andata in onda martedì 6 maggio, su Italia1. Oltre alla testimonianza del medico, sono stati trasmessi audio inediti registrati dal sanitario. Caronia ha presentato diverse denunce alla Procura.

Ai microfoni Mediaset il medico ha raccontato di aver registrato: “Tutto quello che potevo. Da luglio 2022 ho presentato otto querele. Nomi, cognomi e numero di cartelle cliniche. Tutto quello che potevo ho dato alla magistratura.” L’inviato gli chiede se, da quando ha cominciato a presentare queste querele, sia successo qualcosa. “Nulla. Assolutamente nulla” risponde Caronia.

Il M5s: “Fatti gravi”

“Quanto denunciato dal dottore Francesco Caronia, in servizio presso il reparto di Chirurgia toracica dell’ospedale Civico di Palermo, e portato a conoscenza dell’opinione pubblica grazie all’operato del collega Ismaele La Vardera, è di enorme gravità e meritevole di essere immediatamente attenzionato dall’assessore alla Sanità, cui chiediamo celeri ed approfondite indagini”. Lo afferma il capogruppo del M5s all’Ars Antonio De Luca. “Intanto – continua De Luca – chiederò al presidente della commissione Salute Laccoto di audire in separata sede il dottor Caronia e il primario di Chirurgia toracica Damiano Librizzi”.

La Rocca Ruvolo (FI): “Sconcertante”

“È sconcertante quanto sarebbe avvenuto al Civico di Palermo se dovessero corrispondere al vero le denunce del medico chirurgo Francesco Caronia, al quale va la mia solidarietà, che riguardano, il reparto di Chirurgia toracica dell’ospedale più grande dell’isola. Al di là di quelli che potrebbero essere i profili penali della vicenda, ritengo urgente e necessario che l’assessorato della Salute e il ministero della Salute dispongano un’ispezione al fine di fare pienamente luce su quanto accaduto e accertare eventuali responsabilità”.

Lo scrive in una nota la deputata di Forza Italia all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, a proposito del caso dell’ospedale Civico di Palermo di cui si sono occupati Le Iene su Italia 1 e Lo stato delle cose su Rai 3 dando voce alle denunce del medico Francesco Caronia, in servizio nello stesso ospedale.

“Purtroppo la sanità siciliana, che comunque ha delle punte di eccellenza, continua ad essere alla ribalta delle cronache nazionali per vicende negative. Proprio ieri – aggiunge – la notizia del nuovo aggiornamento delle tabelle dei Livelli essenziali di assistenza pubblicate sul sito del ministero della Salute e che piazzano la Sicilia al penultimo posto. In un contesto dunque già grave si apre quest’altro squarcio preoccupante e la politica non può girarsi dall’altra parte”


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