PALERMO – Parlare di scontro aperto sarebbe una forzatura, tuttavia qualche equilibrio comincia a vacillare all’interno del Movimento Cinque Stelle. Anche a livello nazionale. Dopo l’espulsione di Antonio Venturino, il senatore grillino, Francesco Campanella chiede un “confronto paritario” dentro il movimento, spiegando che il ragionamento per cui “o si fa così o sei fuori non funziona”. Nel corso di un’intervista rilasciata a “La Repubblica”, Campanella fa emergere in modo chiaro il proprio punto di vista: “Il famoso “pezzo di m… rivolto da Grillo a Venturino? Io conosco il destinatario dell’epiteto: non sono d’accordo con el sue valutazioni ma non meritava di essere apostrofato così. Ma il punto non è questo. Io ho criticato un modo di porsi da parte di Beppe Grillo, un approccio ai problemi che secondo me non aiuta a trovare le soluzioni. Sulla questione della diaria e non solo. Come pronta risposta, dopo la riunione, ci siamo trovati sul blog di Grillo l’accusa di volere fare la cresta”.
Campanella, inoltre, critica anche il metodo dell’aut aut imposto dal comico genovese: “Le espulsioni sono una sconfitta anzitutto per chi le decide. Servirebbe magigore ascolto. Anche perché Grillo è un attivista, seppur autorevole, come tutti noi e la funzione di leader è estranea al movimento”.
Sulla vicenda dello ius soli, il senatore Cinque stelle afferma: “Io, a differenza di Grillo, sono d’accordo al principio dello ius soli. Ma non credo che Grillo abbia chiuso la saracinesca: lui pensa che una vicenda così delicata meriti un dibattito più approfondito”.