Le reazioni della politica |ai "blocchi" dei Forconi - Live Sicilia

Le reazioni della politica |ai “blocchi” dei Forconi

Revocare la protesta, scongiurando i blocchi, la richiesta della politica siciliana che, dal vicepresidente dell'Ars Salvo Pogliese (nella foto), al sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Berretta, sono intervenuti chiedendo la sospensione dello sciopero.

gli interventi
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CATANIA- La politica scongiura la manifestazione dei Forconi che il leader, Mariano Ferro, stamani, ha dichiarato di voler portare avanti, nonostante i divieti della Questura e le defezioni di numerose sigle, Aias in testa. Ecco le dichiarazioni.

Salvo Poglise, vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana. “I blocchi alle merci devono essere immediatamente revocati. Il diritto alla protesta è sacrosanto, a maggior ragione perché testimonia l’esistenza di un profondo malessere che deve trovare puntuale ascolto nel governo regionale e in quello nazionale, ma esso non deve ledere i diritti degli altri cittadini. Le istituzioni non possono permettere che a scontare gli effetti di questa protesta siano soltanto i cittadini e la già boccheggiante economia siciliana, come purtroppo accadde nel 2012 con i blocchi alle merci messi in atto da Forza d’urto che massacrarono il tessuto economico della nostra terra. L’auspicio – conclude Pogliese – è che gli animi si possano rasserenare con l’immediata revoca degli annunciati blocchi e con l’avvio di un costruttivo dialogo con le Istituzioni che dia pronte e concrete risposte alle esigenze di chi protesta”.

Giuseppe Berretta, sottosegretario alla Giustizia. “Un blocco della circolazione a ridosso delle festività natalizie sarebbe un colpo gravissimo per una economia già in ginocchio come quella siciliana”. Berretta nella mattinata di oggi ha sentito il Prefetto di Catania Maria Guia Federico, che nei giorni scorsi con una ordinanza ha disposto il divieto di assembramenti in punti nevralgici della rete stradale, autostradale e in altre strutture sensibili, esprimendole il suo apprezzamento per le misure adottate. “Dal Prefetto ho ricevuto rassicurazioni circa il mantenimento dell’ordine pubblico e della libera circolazione dei mezzi di trasporto – afferma il sottosegretario catanese – Su questi punti ho già chiesto l’attenzione del viceministro dell’Interno Filippo Bubbico al quale ho riferito dei danni irreparabili che un blocco dei trasporti causerebbe all’economia siciliana con gravi effetti anche sull’occupazione”. “Bisogna evitare che la protesta dei cosiddetti Forconi paralizzi l’intera regione causando danni che si rivelerebbero fatali per il commercio e per l’agricoltura – continua Berretta – la finestra natalizia è infatti l’unica che sfugge alla stagnazione economica, nel periodo di Natale la tradizionale scossa ai consumi permette al nostro tessuto economico di risollevarsi e tamponare le grandi difficoltà con cui i commercianti e le aziende sono costretti a confrontarsi per tutto l’anno”. “I problemi degli autotrasportatori non sono da sottovalutare – conclude il sottosegretario catanese – e vanno affrontati in sede governativa, attuare una protesta con le modalità annunciate non risolve alcuna questione e provoca solo danno alla collettività”.

Paolo Uggè, presidente di Unatras. “L’autotrasporto italiano non si fermerà. Le maggiori sigle sindacali del Paese che rappresentano il 90% degli operatori del trasporto, Fai-Conftrasporto, Anita, Fita Cna, Confartigianato Trasporti, hanno revocato la protesta lo scorso 28 novembre, dopo la firma di un protocollo presso il ministero dei Trasporti con il quale il governo ha definito importanti interventi per la categoria. Il leader dei Forconi, Mariano Ferro, che stamane ha rilasciato dichiarazioni ai principali mezzi d’informazione parlando di fermo dell’autotrasporto, non dice il vero, non essendo lui stesso un operatore del trasporto e non appartenendo ad alcun sindacato di categoria – prosegue il presidente Unatras -. Ferro è il leader di un movimento politico di protesta che, a quanto si legge sui volantini, mira alla ‘rivoluzione’. Qualche associazione locale di trasportatori ha aderito alla protesta, ma nulla più”.

 

 

 

 

 


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