Sono circa 1.500 gli operai che, secondo la Fiom, a Palermo saranno coinvolti nella nuova procedura di cassa integrazione che il gruppo Fincantieri ha intenzione di chiedere per affrontare la crisi dovuta alla carenza di carichi di lavoro. Gli ammortizzatori in deroga, per un totale di 52 settimane a partire dal 1 ottobre, sono previsti per 470 lavoratori diretti di Fincantieri su un organico di 545 dipendenti; per la Fiom a catena il provvedimento si abbatterà anche su oltre 900 operai delle ditte dell’indotto, molti dei quali però rimarranno senza paracadute sociale. ”L’impatto – sostiene Francesco Piastra della Fiom di Palermo – sara’ terribile. Chiediamo al governo della Regione siciliana e alla Fincantieri subito un tavolo per affrontare la questione. Non possiamo discutere di Cig senza conoscere il piano industriale e la missione produttiva che Fincantieri intende dare alla fabbrica di Palermo”. La Fiom annuncia che lunedi’ riunirà le Rsu della Fincantieri per concordare la linea per la trattativa con l’azienda e invita Fim e Uilm ad avviare azioni comuni. ”Il Prefetto di Palermo avvii immediatamente il tavolo per affrontare la situazione delle aziende dell’indotto – sottolinea Piastra – L’assessorato regionale alle Attività produttive invece sblocchi subito i bandi per l’investimento di 15 milioni di euro per la ristrutturazione del bacino da 19 mila tonnellate, potrebbe rappresentare una piccola boccata d’ossigeno”.
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