PALERMO – Riordino in vista per il sistema di tasse e tributi gestito in proprio dalla Regione. E’ la linea dell’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, che nel Dpef 2015-2017, al vaglio delle commissioni parlamentari dell’Ars, indica la strada del riordino delle entrate erariali, che in via generale, tra dirette e indirette, continuano a diminuire. Complessivamente le imposte dirette sono diminuite di circa 86 milioni di euro (-5,3%), mentre le imposte indirette risultano pressoché stabili (+0,58%, pari a 7 mln in più). Per quanto riguarda invece i tributi propri nel periodo gennaio-maggio del 2014, raffrontato con lo stesso periodo del 2013, il Dpef evidenzia un decremento di circa 6 mln (-1,1%), in particolare sull’Irap la flessione è del 6,1% pari a -24 mln, mentre l’addizionale Irpef risulta in calo di 1 mln (-0,8%), anche se, si legge nel documento, “siffatte rilevazioni non risultano attendibili, e comunque provvisorie, alla luce dei meccanismi di riversamento dalle contabilità speciali alla tesoreria regionale”.
Segno negativo anche sulle tasse delle concessioni governative regionali, -6,6% (pari a meno 143.290 euro). Scrive Baccei: “L’andamento delle entrate tributarie in Sicilia manifesta nel periodo gennaio-maggio 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013, complessivamente una costante decrescita, in particolar modo su quei cespiti che riflettono i redditi disponibili quale il gettito Irpef che continua a risentire del decremento delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente del settore privato e delle ritenute sui redditi dei lavoratori autonomi”. I dati sono evidenti. Imprese con sede legale in Sicilia: -5,61%, meno 30 milioni di euro circa; imprese con sede legale fuori dall’isola -12,84%, 31 mln di euro in meno; redditi lavoratori autonomi -8,58%, meno 12 mln. Nell’ambito dei tributi propri le indicazioni di Baccei sono chiare: “Tutti i dipartimenti regionali saranno sollecitati ad effettuare una ricognizione degli eventuali provvedimenti che, in virtù dei mutamenti intervenuti nel quadro delle competenze istituzionali e amministrative, vengono oggi rilasciati nell’esercizio di funzioni amministrative regionali e che, in quanto non contemplati dalla vigente legislazione, sfuggono a tassazione, sebbene per la loro natura possono configurare il presupposto impositivo del tributo in argomento. Di contro si chiederà ai predetti rami dell’amministrazione regionale di segnalare quelle voci di tassa superate dall’evoluzione della normativa di settore”.