Rinaudo: "Non siamo i favoriti per la Serie A. Palermo piazza ambita"

Rinaudo: “Non siamo i favoriti per la Serie A. Palermo piazza ambita”

"Il City Group si fida di noi"
CALCIO-SERIE B
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PALERMO – Parola al direttore sportivo del Palermo Leandro Rinaudo. Dopo diversi giorni dalla chiusura ufficiale della sessione estiva di calciomercato, il dirigente della società di viale del Fante è stato intervistato dai microfoni ufficiali del club. Il bilancio fatto da Rinaudo riassume riflessioni e strategie della società rosanero realizzate insieme a Riccardo Bigon nella costruzione della rosa a disposizione di Eugenio Corini.

L’intervista

Mercato importante e buona partenza. Quali sono le aspettative per il campionato?

“Vogliamo essere sicuramente competitivi per la Serie A sin dall’inizio. Il campionato di Serie B è un campionato difficile e imprevedibile, lo abbiamo visto lo scorso anno. Non ci riteniamo la favorita, le squadre retrocesse dalla Serie A partiranno in vantaggio, come nello scorso anno poi c’è sempre qualche sorpresa. Per vincere il campionato non bastano solamente i nomi importanti, ma l’unità di intenti tra squadra, club e tifosi”.

Dieci nuovi arrivi e undici cessioni. Qual è stata la strategia di mercato?

“Il lavoro sul mercato è iniziato prima della fine del campionato dello scorso anno, mantenendo lo zoccolo duro che ha dimostrato di poter essere competitivo per la Serie B. E poi ci siamo mossi in due direzioni: con l’innesto di giocatori importanti per la B che hanno vinto appunto il campionato di Serie B e mettendo dentro giocatori giovani di grande valore e grande prospettiva che potessero dare un contributo importante sin da subito. Ed è per questo che ci riteniamo soddisfatti considerando anche la concorrenza degli altri club”.

Quanto è stato determinante il prestigio del Palermo nelle trattative di mercato?

“Palermo è sempre stata una piazza ambita per il calore che trasmette la gente e per la storia. Con l’avvento del City Football Group questa attrattiva è aumentata notevolmente. Tutti i calciatori che abbiamo contattato hanno avuto sin da subito la consapevolezza che Palermo per loro era una grande opportunità, per loro Palermo è stata la prima scelta in assoluto. E questa per noi è stata una priorità. Abbiamo in rosa tutti giocatori che hanno voluto fortemente Palermo”.

Quest’anno nuovi giocatori disponibili già dall’inizio del ritiro. Che differenza fa?

“Sicuramente partire in ritiro con giocatori nuovi è determinante, un momento di aggregazione, un momento dove la squadra si conosce bene, dove possono passare tanto tempo insieme senza avere lo stress della partita. Quindi sono arrivati subito giocatori importanti come Lucioni, Ceccaroni, Mancuso e Insigne e dei giocatori giovani molto importanti come Vasic e Desplanches”.

Negli ultimi dieci giorni di mercato, altri quattro giocatori. Come è andato il loro inserimento?

“L’obiettivo era quello di mettere a disposizione del mister 22 titolari. Questo è stato un obiettivo raggiunto. Certo è che il mercato è sempre difficile e imprevedibile. In alcune occasioni, come la trattativa di Lund, è stata la più lunga e complessa. Il ragazzo era impegnato con la sua squadra per le qualificazioni europee, ma lui è sempre stata la nostra scelta come noi siamo stati la prima scelta per lui. Alla fine abbiamo deciso di aspettarci anche se abbiamo prolungato i tempi”.

“Poi ci sono giocatori come Henderson, Di Francesco e Coulibaly che hanno rinunciato alla Serie A – prosegue Rinaudo -, questo a conferma di quanto è importante l’attrazione per il Palermo e per il City Football Group. Inoltre, l’ultimo giorno di mercato abbiamo acquistato Peda, un altro giovane di prospettiva importante che rimarrà alla Spal per un’altra stagione, per fare esperienza. Sicuramente lui è uno di quei giovani su cui il Palermo punterà per il futuro in maniera importante”.

Come sta andando l’integrazione tra i nuovi arrivati e il gruppo dello scorso anno?

“Da Pigliacelli a Brunori sono lo zoccolo duro di questo Palermo. Sono stati determinanti negli anni passati e abbiamo deciso di mantenere questo zoccolo duro della squadra per dare continuità al percorso. Sono stati determinanti anche nell’inserimento dei nuovi sin dal primo giorno, si sono sentiti sin da subito come se fossero nello spogliatoio da tantissimo tempo. Abbiamo la consapevolezza di avere un obiettivo importante da raggiungere. Tutti sono coinvolti, lo vediamo anche dai piccoli gesti. Come quando la squadra ha fatto gol nell’ultima partita e tutti sono corsi ad abbracciare i compagni. Per me questo è un grande segnale, importante, che può farci diventare uniti e ancora più forti”.

Il Palermo ha iniziato ad allenarsi al CFA di Torretta. Cosa cambia per la squadra?

“Cambia tutto. È meraviglioso lavorare in un posto del genere. Per la prima volta nella sua storia dopo 123 anni il Palermo ha la sua casa. Abbiamo la possibilità di lavorare in maniera ottimale, sicuramente il centro sportivo ha bisogno di un po’ di tempo per essere completato. Una cosa che mi ha sorpreso e stupito veramente tanto è l’orgoglio, la fierezza dei giocatori che c’erano l’anno scorso nel vedere la differenza nel modo di lavorare rispetto alla scorsa stagione”.

Corini: quanto è importante la sua esperienza sia di calciatore che di allenatore per la squadra?

“Ho avuto il privilegio di giocare anche con Eugenio a Palermo in Serie A. Già a quei tempi era un grande uomo, un grande leader, uno che si metteva in prima linea per il bene della squadra. In questo periodo sta dimostrando di dare continuità al suo percorso di vita professionale. È un grande lavoratore e un grande professionista, sia lui che tutto lo staff che lavora insieme a lui per il Palermo. Ha meritato la fiducia, sono consapevole al cento per cento di quanto tiene al Palermo, alla società e ai tifosi e sono sicuro che darà il massimo per ottenere l’obiettivo comune”.

Quanto conta il contributo del network del CFG nel mercato?

“In questo anno abbiamo creato un’area scouting interna di altissimo livello, in più abbiamo la fortuna di essere supportati dal CFG che ci mette a disposizione il suo network per essere ancora più competitivi e alzare il livello. Comunque tutte le scelte finali vengono prese a livello locale. Questo perché il City Group si fida di noi”.

Anche quest’anno i tifosi stanno supportando al meglio la squadra. Che valore ha?

“Poter contare sull’apporto dei nostri tifosi è sempre qualcosa di speciale. Anche quest’anno hanno dimostrato di essere presenti in maniera importante con 12 mila abbonati, con 23 mila spettatori per la prima partita casalinga. Per me è sempre un’emozione speciale sin da bambino, da tifoso del Palermo, da calciatore e da dirigente adesso. È una piazza unica in Italia, lo dimostrano anche tutti i palermitani ed i tifosi del Palermo che ci seguono numerosi quando giochiamo fuori casa. Siamo veramente orgogliosi, tutti noi lo avvertiamo. La gente di Palermo merita solamente una cosa ed è la Serie A. Noi sicuramente lavoreremo duramente per regalare loro questo sogno bellissimo”.


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