AGRIGENTO – “Non mi esalto per le vittorie e non mi demoralizzo per le sconfitte”: è questo il pensiero di Legrottaglie al termine della seconda gara consecutiva all’Esseneto senza vittoria e senza segnare un gol. “Abbiamo fatto lo stesso errore che abbiamo commesso con l’Andria, sbagliando tutto. Questo dispiace perché noi avevamo preparato bene la partita, quello che mi dispiace ancora di più è che non riusciamo neanche a pareggiare in casa, ma perdiamo solamente”.
I tredici punti in classifica servono per raggiungere la salvezza: “Resta quello l’obiettivo primario – conferma il mister – purtroppo facciamo fatica quando dobbiamo impostare noi il gioco”. Anche se il tecnico non vuole alibi, parte delle responsabilità sulla brutta partita giocata dei suoi uomini viene data anche al campo di gioco: “Il campo era irregolare, anche se questo non vuole essere una scusa, si è più svantaggiati quando si vuole attaccare in un campo del genere. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio ma non come volevo io”.
Quattro gol, su 5 subiti dall’Akragas, arrivano da palla inattiva: “Questa è un’altra cosa su cui dobbiamo riflettere, sono stati dei gol evitabili”. L’allenatore pugliese contesta anche la conduzione della gara, con l’arbitro, reo secondo lui, di non aver saputo tenere in mano la partita e non aver punito le numerose interruzioni di gioco degli avversari.