”Il Papa ha fatto un gesto bellissimo, che tutti noi abbiamo apprezzato tantissimo”. Roberto Mastrosimone, delegato sindacale della Fiom Cgil e leader degli operai della Fiat di Termini Imerese, commenta cosi’ l’appello lanciato oggi da Benedetto XVI per gli operai della Fiat di Termini Imerese e dell’Alcoa di Portovesme. ”Ho sentito al Tg 3 – racconta Mastrosimone – le parole pronunciate dal Pontefice all’Angelus e mi hanno commosso, anche perche’ nessuno di noi lo aveva sollecitato pubblicamente a intervenire. Lo dico da non cattolico: Benedetto XVI ha dimostrato una sensibilita’ e una percezione del dramma sociale che si sta consumando che la politica invece sta ignorando. A cominciare dal presidente del Consiglio Berlusconi, che non ha ancora detto una parola su quanto sta accadendo alla Fiat”. ”Commosso e felice” per l’appello del Papa si dice anche Don Franco Anfuso, arciprete di Termini Imerese, che in questi anni e’ stato accanto agli operai in lotta e che nei giorni scorsi e’ salito sul tetto dello stabilimento per portare conforto ai 18 lavoratori dell’indotto che avevano ricevuto una lettera di licenziamento. ”Non trovo le parole per esprimere il ringraziamento mio e di tutti i fedeli di Termini Imerese per l’interessamento del Pontefice. Il Papa dimostra, ancora una volta, di essere la voce di una Chiesa vicina alle persone che sono in difficolta’, agli ultimi, agli emarginati”. L’arciprete invita anche l’Ad della Fiat Sergio Marchionne ad ascoltare ”l’alto richiamo” di Benedetto XVI: ”Il Signore ha dato a ciascuno di noi dei doni per metterli al servizio degli altri. Marchionne impieghi le sue capacita’ di manager e il suo carisma per trovare una soluzione che consenta agli operai di Termini Imerese e alle loro famiglie di continuare ad avere un lavoro”.
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