Libano, giornalisti italiani | sequestrati per un'ora - Live Sicilia

Libano, giornalisti italiani | sequestrati per un’ora

I quattro giornalisti viaggiavano su due automezzi con alcuni militari impegnati nella missione Onu Unifil quando sono stati bloccati da una trentina di persone che si sono impossessati di cellulari e fotocamere. Liberati dopo un’ora non sono riusciti a recuperare la strumentazione.

medioriente
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BEIRUT – Brutta disavventura in Libano per quattro giornalisti italiani che erano insieme ad un gruppo di militari italiani impegnati nella missione Onu ‘Unifil’. I giornalisti: Mario Rebeschini e Rossella Santosuosso, collaboratori del Resto del Carlino, e i loro colleghi Elisa Murgese e Gianfranco Salvatori, sono stati sequestrati ieri per circa un’ora nel sud del Libano e rapinati dei cellulari e delle macchine fotografiche che avevano con loro.

Secondo il racconto dei protagonisti, i quattro giornalisti ed i militari viaggiavano su due automezzi dell’Unifil nei pressi del villaggio di Aita al Shaab, a circa cinque chilometri dal confine con Israele, quando sono stati bloccati da una trentina di persone, apparentemente non armate, che li hanno fatti scendere e dopo averli perquisiti si sono impossessati delle apparecchiature. Un intervento dell’esercito libanese ha permesso la liberazione delle persone rapite mentre la refurtiva non è stata restituita.

Il portavoce dell’Unifil, Andrea Tenenti ha dichiarato: “Si tratta di una violazione della libertà di movimento garantita dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu approvata al termine della guerra del 2006 con Israele. Un’inchiesta è in corso – ha aggiunto il portavoce – per identificare i responsabili dell’episodio e ottenere la restituzione del materiale”.


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