Lidl a Catania, le obiezioni di Confcommercio su via Palazzotto

Lidl di via Palazzotto, le obiezioni di Confcommercio Catania

La nota sul supermercato nella zona di Tondo Gioeni

CATANIA – Il progetto di un nuovo supermercato Lidl in via Palazzotto è al centro di un botta e risposta tra amministrazione comunale e Confcommercio Catania. Botta e risposta ibrido, in verità, dato che è l’associazione dei commercianti catanesi a rispondere con una nota a quello che la Direzione urbanistica avrebbe affermato durante un incontro del 6 agosto.

Il nuovo supermercato

Al centro del dibattito c’è ancora il progetto per costruire un supermercato Lidl di 1350 metri quadri in via Palazzotto, nella zona di Tondo Gioeni. L’area individuata è un terreno che il piano regolatore identifica come zona L, da destinare a “strutture di interesse generale”, sia di iniziativa pubblica che privata.

Proprio l’interesse generale era al centro di un’altra nota di Confcommercio, che contestava che nella definizione potesse rientrare un supermercato. Confcommercio contestava anche diversi punti dell’autorizzazione a costruire, arrivata dalla direzione Attività produttive lo scorso 29 novembre.

La riunione del 6 agosto

È ancora una nota di Confcommercio, firmata dal presidente Pietro Agen e dal vicedirettore Francesco Sorbello, a contestare l’edificabilità del nuovo Lidl nel terreno di via Palazzotto.

Nella prima parte della nota Confcommercio riassume un incontro avvenuto il 6 agosto. Come riporta l’associazione, i rappresentanti della direzione Urbanistica hanno sostenuto che è da tempo ed oramai è prassi che in zona L vengono concessi permessi di costruire.

I permessi avrebbero riguardato proprio la realizzazione di immobili destinati a medie strutture di vendita alimentari e misti. Confcommercio ne sarebbe stata a conoscenza e non avrebbe mai obiettato.

Sempre secondo quanto riporta Confcommercio, i rappresentanti della direzione Urbanistica hanno poi detto che le medie strutture di vendita alimentari – misto sono strutture di interesse generale e, pertanto, rientrano perfettamente nella destinazione di cui all’art. 21 del regolamento edilizio.

Questa interpretazione, sottolinea Confcommercio, è stata anche formulata nella risposta all’interrogazione del conigliere Caserta in cui si afferma che i “supermercati rappresentano servizi generali”.

Infinte, l’Urbanistica avrebbe affermato che è vero è che il Cga ha disposto un vincolo espropriativo ma precedentemente il Tar Catania si era espresso per un vincolo conformativo per il quale è ammesso l’intervento del privato, come nel caso in specie.

La risposta di Confcommercio

A queste affermazioni Confcommercio risponde punto per punto. Una prassi amministrativa, sostiene l’associazione, non può diventare una regola. Il fatto che siano stati rilasciati alcuni permessi di costruire in zona L per l’edificazione di medie strutture di vendita non può continuare se si riscontra che la procedura non è corretta.

In più, continua l’associazione, non è vero che esista una prassi di questo tipo. Nella stessa zona lo stesso comune di Catania ha negato un permesso di costruire e i proprietari, dopo averlo impugnato, hanno perso sia davanti al Tar che davanti al Cga.

In più, Confcommercio sostiene di non essere ammessa alle conferenze dei servizi per l’apertura di medie strutture di vendita e dunque di non potere essere al corrente dei procedimenti amministrativi in atto. “Abbiamo saputo di via Palazzotto – scrive l’associazione – solo a mezzo stampa per opera di alcuni consiglieri comunali”.

Confcommercio richiama poi alcune sentenze del Consiglio di Stato sul tema delle strutture di interesse collettivo, tutte concordi, secondo l’associazione, nel dire che le medie strutture di vendita alimentari, o supermercati, rappresentino strutture di servizi generali, non compatibili dunque con la zona L.

La conclusione di Confcommercio è che “in linea generale in zona L non sono ammessi esercizi commerciali di alcuna tipologia merceologica e dimensione, e nello specifico di via Palazzotto, in ogni caso, non è possibile il rilascio di permesso di costruire per realizzare edifici con destinazione commerciale, media struttura di vendita alimentare e misto alla luce dei vincoli posti da TAR e CGA”.

Per questo Confcommercio chiede che “la Direzione Attività produttive dovrebbe valutare la possibilità di sospendere, o inibire, gli effetti del provvedimento” con cui si autorizza la costruzione del supermercato in via Palazzotto.


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