“Le vignette di Charlie Hebdo offendono noi e la nostra fede in primo luogo”. Kheit Abdelhafid, presidente della Comunità islamica di Sicilia e imam della mosche di Catania non ci gira attorno: “Quando viene mostrato il nostro profeta come un terrorista, come un pedofilo, ci fa male”. Non cede però alla tentazione della rabbia: “Non accettiamo che chi ha sbagliato venga ucciso. Per noi musulmani, chi uccide un’anima uccide tutta l’umanità. Queste morti ci offendono e offendono il nostro profeta e la nostra etica”.
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