L'inchiesta al Comune di Palermo| Arcuri e Tantillo convocati dai pm

L’inchiesta al Comune di Palermo| Arcuri e Tantillo convocati dai pm

Commenti

    Non sono, per ora, indagati

    Ma tutto non parte da una delibera di consiglio comunale? Cioè: questi piani costruttivi erano istanze legittime per un bando del Comune.

    Lo conosco da moltissimo tempo , non posso mettere in dubbio , la sua correttezza .
    E che non abbia tratto vantaggi dalla sua ascesa e carica politica . Purtroppo il
    fidarsi dei suoi collaboratori , anche ciecamente , forse lo ha fatto scivolare sulla
    classica buccia di banana .Ne uscirà a testa alta .

    SORTE TRASVERSALE
    Per una volta nella vita della nostra città un uomo di destra e uno di sinistra risultano attinti da un medesimo insolito destino.

    Accomunati anche da una solidissima intesa con Luca Orlando. Il che non è di per sé una colpa. Magari, prima o poi, verrà sentito pure il sindaco.

    ah ah ah , destra e sinistra sono una cosa sola ormai, quale distinzione

    O a testa bassa .

    Persone informate dei fatti, avete capito, e se erano informate dei fatti perché non hanno mai denunciato???

    Ne vedremo delle belle,verranno a galla nomi e personaggi che anno fatto carriera come Li Castri grazie al paladino della legalità che non era a conoscenza di quanto avveniva.

    Sono sempre attinti da un medesimo destino perché hanno sempre bisogno l’uno dell’altro. E sono lì tutti col medesimo intento. Sono tutti ugualiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!

    L’aversi fidato”ciecamente” di propri collaboratori anche se non avrebbe risvolti di natura penale è sicuramente dimostrazione di incompetenza e di incapacità gestionale. Sicuramente non abbiamo avuto per circa 20 anni un assessore valido.

    Il paladino dell’opera dei pupi

    Giulio Tantillo da sempre componente la commissione urbanistica Palermo non era a conoscenza di quanto avveniva saranno i giudici ad appurarlo

    io penso purtroppo che ci sara’ un forte potere massone che dovra’ essere estirpato.Occorrono Magistrati di prima linea alla Paolo Borsellino o alla Nicola Gratteri per mettere fine alla piaga massonica che tira le fila all’interno della politica ,nelle banche e nella burocrazia dello Stato.

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Dopo quarant’anni di precariato strutturale, presentare l’aumento delle giornate lavorative come una “svolta storica” appare non solo insufficiente, ma profondamente offensivo per migliaia di lavoratrici e lavoratori forestali. Portare le giornate da 151 a 174, da 101 a 124 e da 78 a 101 non è una riforma: è l’ennesimo rattoppo su una ferita che la politica regionale sceglie consapevolmente di non curare. Si continua a parlare di “passo avanti” e di “gestione sostenibile del territorio”, ma si evita accuratamente di affrontare il nodo centrale: la stabilizzazione di chi da decenni garantisce la tutela dei boschi siciliani in condizioni di precarietà permanente. Migliaia di operai che ogni anno vengono richiamati al lavoro, formati, utilizzati e poi rimandati a casa, senza certezze, senza dignità, senza futuro.Dopo 40 anni, non è accettabile che la Regione Sicilia consideri un aumento di qualche settimana lavorativa come una concessione straordinaria. Non è rispetto, non è valorizzazione del lavoro, non è programmazione. È solo il rinvio dell’ennesima riforma annunciata e mai realizzata.Si parla di sostenibilità ambientale, ma non esiste sostenibilità senza sostenibilità sociale. Non si può difendere il territorio continuando a tenere in ostaggio chi quel territorio lo cura ogni giorno. La vera riforma sarebbe uscire definitivamente dal bacino del precariato, riconoscendo diritti, stabilità e dignità a lavoratori che hanno già ampiamente dimostrato il loro valore.Dopo quattro decenni di attese, promesse e sacrifici, questo emendamento non rappresenta un traguardo: rappresenta l’ennesima occasione mancata. E soprattutto, una grave mancanza di rispetto verso chi chiede solo ciò che gli spetta.

Cateno De Luca sforna nuovi movimenti e partitini con la stessa velocità e noncuranza con cui passa dalle invettive agli apprezzamenti per tornare di nuovo alle invettive. Le vicende che lo hanno visto altalenante nei rapporti con l'ologramma e la banda bassotti politica ne sono la prova. Attualmente il pendolo è tornato ad oscillare a sinistra, ma quelli non ne vogliono sapere e di tentare un'altra avventura in solitaria non è cosa. Perciò il soggetto si agita e prova a restare al centro dell'attenzione mediatica non potendo essere al centro della scena politica. Come gli finirà lo vedremo, ma la credibilità politica è uscita fortemente minata dalle tante scelte sbagliate che si stanno "mangiando" anche l'aura di bravo amministratore sulla quale ha fatto sempre affidamento.

Peccato che il 95% dei siciliani che tornano dal nord per le festività natalizie già il biglietto aereo (carissimo!!!) l'avevano comprato, non potendo aspettare i comodi della Regione Siciliana e rischiando di non riuscire ad acquistare il biglietto del treno partecipando ad una sorta di click day. Iniziativa deplorevole e iniqua!

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