L'incidente sulla A1, è morta anche Silvana, la mamma di Summer

L’incidente sulla A1, è morta anche Silvana, la mamma di Summer

La famiglia è stata travolta da un camion
la tragfedia
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Incidente sulla A1, non ce l’ha fatta neanche Silvana Visconti, la mamma della piccola Summer, l’unica che era sinora sopravvissuta allo spaventoso schianto in galleria, quando la sua auto era rimasta in panne, ed era stata travolta da un tir.

I medici stanno eseguendo la procedura di accertamento della morte cerebrale che si concluderà nel tardo pomeriggio.

La famiglia viaggiava su una Panda, in direzione nord, quando per cause in corso di accertamento, forse per un guasto, l’auto si è bloccata in corsia di marcia. Più auto che la seguivano sono riuscite a scansarla, non così un camion che ha violentemente tamponato la vettura. Per estrarre gli occupanti è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.

Mauro Visconti, 69 anni, originario di Verbania, la moglie Nydia Zoila Albuquerque Basulto, 65 anni, di Lima (Perù) e la figlia Carla Stephany Visconti, 39 anni, sono morti sul colpo. Trasportate con l’elisoccorso in ospedale a Firenze, in gravissime condizioni, Silvana Visconti, che era alla guida della Panda, e la figlia Summer. Per la bambina poi mercoledì alle 18 è stato dichiarato il decesso al termine anche in questo caso dell’accertamento di morte cerebrale e tra l’altra notte e ieri le sono stati espiantati gli organi con il consenso del giudice tutelare del tribunale di Firenze alla donazione.

 “Quando accadono fatti del genere ci si rende conto della fragilità, ci sentiamo tutti parte della famiglia”, spiega il sindaco di Gravellona Toce, Gianni Morandi. Nell’incidente erano deceduti sul colpo i nonni materni della bimba, Mauro Visconti, 69 anni, originario di Verbania e Nydia Zoila Albuquerque Basulto, 65 anni, di Lima (Perù), e la zia, Carla Stephany Visconti, 39 anni, tutti residenti in Piemonte, a Gravellona Toce, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. La piccola era morta in ospedale il giorno dopo.

Il sindaco, che oggi ha un appuntamento con due parenti in paese, “per dare tutto il supporto possibile”, parla di “incapacità di accettare e di comprendere come una bimba di 4 anni se ne vada così, contro natura. I parenti stretti, per così dire, erano quasi tutti su quella macchina – aggiunge – e il marito di Stefany è così giovane, confuso. Non si può che cercare di stare loro vicino”.

Proprio lei, a due giorni da quel viaggio di ritorno dalle vacanze “aveva un appuntamento al centro per l’impiego. Avevano progetti, si davano da fare” aggiunge il primo cittadino.
In paese intanto a questo punto si pensa ai funerali, senza conoscere ancora i tempi: “Dovremo capire prima se verranno richieste autopsie per tentare di ricostruire la dinamica dell’accaduto” riflette il sindaco. 


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