L'Iridas e i suoi fantasmi:| "Rivogliamo la nostra dignità" - Live Sicilia

L’Iridas e i suoi fantasmi:| “Rivogliamo la nostra dignità”

Senza stipendio da quindici mesi, senza una sede in cui lavorare e da qualche giorno anche senza consulente legale: ecco la situazione in cui si trovano a vivere i quindici dipendenti dell’Iridas, l’istituto regionale per sordi, che sorge nel cuore della città.

la crisi dell'istituto sordomuti
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PALERMO – “Lavoro, retribuzione e dignità”. Richieste chiare quelle dei dipendenti dell’Iridas, l’istituto regionale per sordi che sorge nel cuore del centro cittadino, in via Cavour. Una struttura antica, nata nel 1834, e che sembra portare con sé i segni del tempo. In realtà, però, la sua situazione attuale è solo il risultato dell’incuria e del degrado forzato di cinque anni d’inattività. Muri scrostati, finestre sbilenche, tetti sprofondati, intonaci caduti e buchi nei pavimenti: ecco ciò che resta oggi dell’edificio che un tempo rappresentava un punto d’eccellenza per la città, e che era riconosciuto a livello nazionale.

Uffici senza capo, lavoratori senza sede e senza retribuzioni e da qualche giorno anche senza consulente legale. Una situazione paradossale quella in si trovano a vivere i 15 dipendenti dell’ente, costretti da quindici mesi ad andare al lavoro senza ricevere alcuno stipendio. L’istituto non è più in funzione da cinque anni, ma in realtà ha ricevuto sovvenzioni fino al 2011. “Veniamo ogni giorno qui ma non possiamo lavorare – dice Giacomo Giamporcaro – Ci guardiamo negli occhi e non sappiamo più neanche cosa dirci. Ci è stata tolta ogni dignità”.

Parole al vetriolo quelle di Giamporcaro nei confronti del governo targato Crocetta: “Questo tipo di governo non ha competenze, capacità e coraggio per affrontare i problemi che affliggono noi siciliani”. “Crocetta – affonda il dipendente dell’istituto – è bravo a risolvere i problemi di chi fa parte della sua casta. Dalla Monterosso tanto criticata e oggi diventata ‘indispensabile’, all’assessore Scilabra che la maggioranza voleva si dimettesse e che continua a occupare quel posto, per finire con l’avvocato Polizzotto, che si dimette dalla segreteria e che Crocetta è riuscito a collocare nella Provincia”.

E attraversando l’atrio e i silenziosi corridoi dell’ente fantasma, lo scenario che si mostra ha dell’apocalittico. Non resta più nulla di quello che un tempo era considerato un vero fiore all’occhiello nella città, se non i resti di una struttura in degrado. Non resta più nulla delle centinaia di persone sorde che un tempo trovavano qui aiuto e supporto. Solo un pullman giallo abbandonato, stanze fatiscenti, libri impolverati, soffitti caduti, colombe e scarafaggi morti ovunque, bagni sporchi e privi di rubinetti. Sì, perché fino a pochi mesi fa la struttura era stata anche “colonizzata” da alcuni senza tetto che passavano lì le notti, sottraendo quel po’ che di “prezioso” era rimasto.

A segnalare l’inagibilità di un’ampia parte dell’edificio, strisce rosse e bianche e sigilli che indicano il divieto d’accesso del personale. E, per di più, da qualche giorno la struttura è senza acqua. “Non sappiamo se per un guasto o perché è stata tagliata dal momento che non vengono pagate le bollette ormai da tempo”, fa sapere Giacomo Porcaro. Di quelle, invece, che in passato erano le aule occupate dai bambini, restano oggi solo delle sedie accatastate in un angolo. Sui muri, a ricordare un tempo che fu, dei disegni colorati accostati a della muffa che invade con il suo odore acre tutta la stanza. E’ questo oggi l’Iridas e sono questi i fantasmi di quello che è fino a cinque anni fa era stato un istituto per sordi.


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