Irsap, pioggia di consulenze | Venturi alla presidenza? - Live Sicilia

Irsap, pioggia di consulenze | Venturi alla presidenza?

Un ddl del Movimento cinque stelle in discussione martedì all'Ars, potrebbe cambiare le modalità di scelta del vertice dell'ente regionale per le Attività produttive. Così, spunta il nome dell'ex assessore di Lombardo. Mentre l'Istituto si affida a decine di avvocati tra cui l'ex capo della segreteria tecnica di Crocetta Stefano Polizzotto, il consulente di Linda Vancheri Andrea Ciulla e l'ex presidente di Sviluppo Italia Nicola Piazza.

PALERMO – Martedì, in Commissione attività produttive dell’Ars potrebbe cambiare la fisionomia dell’Irsap, l’ente che ha sostituito le undici Asi siciliane e voluto fortemente dall’allora assessore alle attività produttive Marco Venturi. Proprio Venturi, stando agli ultimi rumors di Palazzo, però potrebbe essere individuato come il nuovo presidente dell’Istituto attualmente guidato dal suo ex segretario particolare Alfonso Cicero. L’ultima indiscrezione sull’Irsap, quindi, se fosse confermata, chiuderebbe un… triangolo.

Nella scorsa legislatura, quella segnata dall’esperienza del governo Lombardo, come detto, l’allora assessore Venturi si avvaleva, tra i collaboratori più stretti, proprio di Cicero, oggi commissario, mentre tra i consulenti di Venturi, costante era la presenza di Linda Vancheri, oggi alla guida dall’assessorato. Stando alla legge istitutiva dell’ente e alla bozza di Statuto, sarà proprio l’assessore a proporre il nome al presidente della Regione, che firmerà infine il decreto di nomina.

Ma per scegliere il nome del presidente dell’Irsap bisognerà dapprima formare il consiglio di amministrazione. E se il nome di Venturi, al momento, è solo un’ipotesi, resta tra i più accreditati quello dello stesso Cicero. Il Cda dell’Irsap, stando alla legge istitutiva, è composto da cinque persone. Due saranno rappresentanti della Regione, tre in rappresentanza delle categorie produttive. Ed è proprio questo il punto. Martedì in commissione attività produttive si discuterà di un disegno di legge che punta ad a modificare il Cda. E anche a rendere la carica di presidente in parte elettiva. Un’ipotesi questa scartata in precedenti audizioni in commissione dall’assessore Vancheri, che ha sottolineato la natura di “ente strumentale” dell’Irsap. Insomma, alla scelta del presidente penserà l’esecutivo. Ma la libertà nella scelta potrebbe essere fortemente ridotta dal ddl del capogruppo del Movimento cinque stelle, il nisseno Giancarlo Cancelleri.

“Martedì – spiega infatti Cancelleri – l’Irsap cambierà volto. Un mio disegno di legge, infatti, propone un riordino della governance. La legge 8 del 2012 (quella che istituisce l’Irsap, ndr), nel definire l’Istituto come un ente strumentale della Regione, dava ad assessore e governatore il diritto di nominare tutti”. L’Irsap, per intenderci, sarà composto, oltre che dal presidente e dal Cda (cinque componenti, nominati tutti dal presidente della Regione), anche dalla consulta delle attività produttive e dal collegio dei revisori. Anche i membri della Consulta, tredici secondo la legge 8, sono individuati dal governo,

“Nel nostro ddl – spiega Cancelleri – abbiamo previsto che nella consulta di passasse a 15 membri. Nove di questi, saranno rappresentanti delle associazioni di categoria, e saranno eletti al loro interno. Tre componenti rappresenteranno i sindacati, uno l’Anci, uno sará nominato dall’assessore uno dal governatore”. Ma come detto, le novità maggiori riguarderanno il Cda. Che non dovrebbe mutare nel numero. Ma soprattutto nell’individuazione del presidente. “Il presidente dell’Irsap – prosegue Cancelleri – sarà nominato sì dal Presidente della Regione. Ma dovrà essere scelto tra i tre rappresentanti delle categorie produttive all’interno del Cda. Questi tre membri, tra l’altro, saranno individuati dalle stesse categorie attraverso delle elezioni, che coinvolgeranno le varie associazioni di industriali, commercianti e artigiani. Il mio sogno – aggiunge Cancelleri – è che a presiedere l’Irsap possa essere un piccolo imprenditore, un piccolo commerciante, come ce ne sono tanti in tutta l’Isola. Insomma, per una volta a gestire un ente così importante spero non vada un rappresentante dei soliti enormi blocchi di potere”.

Queste modifiche potrebbero ricevere l’ok già martedì in commissione Attività produttive. Quindi approdare presto in Aula. Modifiche che potrebbero a questo punto tagliare fuori quello che da tempo è indicato come sicuro prossimo presidente: l’attuale commissario Alfonso Cicero. E rilanciare, appunto, l’ipotesi Marco Venturi, che potrebbe essere eletto in qualità di rappresentante di Confindustria. Finendo per dirigere l’ente che proprio lui, da assessore della giunta Lombardo, aveva fortemente voluto.

Intanto, in attesa di un Cda e di un presidente, non si può certamente dire che l’Irsap al momento sia fermo. Cicero avrebbe scelto come proprio capo di gabinetto Giuseppe Sutera Sardo, ex direttore generale dell’Asi di Caltanissetta. Da qualche mese, la Regione ha deciso di affiancare al commissario anche un direttore generale: Francesco Giuseppe Barbera. Un esterno all’amministrazione regionale. E a proposito di esterni, un segno dell’attività dell’ente è rappresentato, ad esempio, dal numero di incarichi legali conferiti da gennaio a oggi. Sono ben 97 in appena sei mesi. Tutti conferiti a soggetti esterni, pescati da un albo stilato dai vertici dell’ente e periodicamente aggiornato. Compensi che oscillano tra i cinque e i settemila euro. Tra i nomi, ecco spuntare l’ex capo della segreteria tecnica di Crocetta, Stefano Polizzotto, destinatario di un paio di incarichi. Ma c’è anche Andrea Ciulla, che è anche un consulente dell’assessore Linda Vancheri, e l’ex presidente d Sviluppo Sicilia Nicola Piazza.

Nel frattempo, è pronta la sede operativa di Caltanissetta dove, secondo lo Statuto, il presidente e il Cda dovranno svolgere la maggior parte delle loro mansioni. Nonostante la legge 8 prevedesse la sede legale a Palermo. Una sede, quella nissena, che costerà alla Regione mezzo milione. E piazzata nel cuore dell’Isola. Nella città del risveglio e del potere confindustriale siciliano.


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