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L’Italia al voto |Come funziona il Porcellum

Oggi e domani le elezioni per il rinnovo del Parlamento. Quattro milioni e mezzo di siciliani chiamati alle urne. Ecco come funziona la legge elettorale

POLITICHE 2013
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2 min di lettura

Quarantasette milioni di italiani, dei quali quattro milioni e mezzo siciliani, sono chiamati a votare domani e lunedì per il rinnovo della Camera e del Senato. Dalle 8 alle 22 di domani e dalle 7 alle 15 di lunedì gli italiani decideranno la composizione del Parlamento. Si voterà anche per le regionali in Lombardia, Molise e Lazio. Si vota tracciando la lista scelta senza scrivere null’altro uslla scheda, pena la nullità del voto. La scheda per la Camera è di colore rosa, quella per il Senato di colore giallo. Per l’elezione della Camera possono votare gli iscritti nelle liste elettorali che avranno compiuto 18 anni di età entro domani, mentre per l’elezione del Senato gli elettori devono aver compiuto 25 anni.

La legge elettorale in vigore è un sistema proporzionale con premio di maggioranza e sbarramenti, volgarmente noto alle cronache giornalistiche come “Porcellum”, perché uno dei suoi ispiratori, Roberto Calderoli, la definiì una “porcata”.

Si vota con liste bloccate, ovvero l’elettore non può indicare preferenze e scrivere nomi. L’elezione dei parlamentari dipende quindi dalla posizione in lista stabilita dai partiti. La legge prevede un “premio di maggioranza”: viene garantito un minimo di 340 seggi alla Camera dei deputati alla lista o alla coalizione di liste che ottiene la maggioranza relativa di tutti i voti; per il Senato il premio di maggioranza viene invece assegnato su base regionale: la lista o alla coalizione vincente in ogni regione ottiene almeno il 55% dei seggi. In Sicilia si eleggono 25 senatori, 14 vanno alla coalizione vincente. Nell’Isola si eleggono anche 52 deputati in due circoscrizioni, occidentale e orientale.

La legge introduce anche delle soglie di sbarramento. Nello specifico della Camera ogni partito o lista, per eleggere dei deputati, deve ottenere almeno il 4 per cento dei voti nazionali mentre le coalizioni devono ottenere almeno il 10; le liste collegate ad una coalizione che abbia superato la soglia prescritta partecipano alla ripartizione dei seggi se superano il 2 dei voti. Viene anche “ripescata” la migliore lista della coalizione sotto il due. Ma questo sempre che la coalizione raggiunga il dieci, altrimenti è comunque necessario il 4 per cento per lista.

La soglia di sbarramento al Senato per ogni partito o lista è dell’8% su base regionale, mentre le coalizioni devono ottenere almeno il 20. Le liste collegate ad una coalizione che abbia superato la soglia del 20 partecipano alla ripartizione dei seggi se superano il 3 per cento.


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