Lo chef Giunta "rivede" la scorta| Il Tar del Lazio accoglie il ricorso - Live Sicilia

Lo chef Giunta “rivede” la scorta| Il Tar del Lazio accoglie il ricorso

Natale Giunta

Da maggio nessuna tutela personale per lo chef che denunciò e fece arrestare i suoi estorsori.

PALERMO – Potrebbe essere riassegnata la scorta a Natale Giunta. E’ stato infatti depositato oggi il decreto cautelare con cui il Tar Lazio accoglie il ricorso sulla revoca delle misure di protezione. Da fine maggio allo chef palermitano che fece finire in carcere i suoi estorsori, è stata sospesa la tutela, ne beneficiava dal gennaio 2012, da quando denunciò chi gli chiedeva il pizzo. Da allora, però, le minacce e le intimidazioni non sono mai finite.

Lo chef noto per aver partecipato alla trasmissione televisiva “La Prova del cuoco”, titolare della concessione demaniale Sailem, che gestisce il locale Castello a Mare e l’azienda “Passami u Coppu” in via Roma a Palermo, ha infatti continuato a denunciare alle forze dell’ordine episodi preoccupanti. Fino a poche settimane fa, quando la sua auto è stata danneggiata vicino alla sua abitazione.

Dopo la notizia della revoca della misura di protezione, Giunta ha scritto una lettera di suo pugno, per manifestare tutta la sua preoccupazione: “Negli ultimi anni la mia vita personale e professionale è stata stravolta da continui eventi e minacce che mi hanno lasciato profonde ferite e costato paure, sacrifici e denaro a causa della mia volontà di denunciare la criminalità mafiosa palermitana mandando alle sbarre gente che senza scrupoli vuole “farmi fuori” solo perché sono un cittadino onesto e non omertoso che non si piega alla mafia ma, denuncia”.

“E’ inevitabile che abbia paura – spiega l’avvocato Maria Geraci, legale, insieme a Gloria Orlando, di Natale Giunta –. Da quando la tutela è stata sospesa si sono verificati altri episodi strani, che sono stati puntualmente denunciati alle forze dell’ordine. Nel 2017 è anche stata recapitata una lettera che conteneva un proiettile. In più, nonostante le nostre richieste, non ci è ancora stato concesso l’accesso agli atti e non conosciamo, nel dettaglio, le motivazioni che hanno portato alla revoca. Sembra ci sia un calo dell’attenzione su questa situazione, basti pensare che subito dopo la denuncia, la tutela veniva garantita a livello nazionale, poi fu limitata al territorio regionale. Da maggio è addirittura stata revocata”. Si entrerà nel merito a settembre: “Quello del Tar, oggi, è sicuramente un primo passo verso ciò che vogliamo ottenere: la revoca del provvedimento che riteniamo ingiusto – conclude l’avvocato – perché Natale Giunta è ancora in pericolo”.


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