Lo sfogo del sindaco di Patti: | "Nessuna sorpresa" - Live Sicilia

Lo sfogo del sindaco di Patti: | “Nessuna sorpresa”

Il sindaco di Patti, Mauro Aquino (foto Telepatti)

Mauro Aquino sul proprio profilo Facebook scrive un lungo pensamento sui brogli elettorali emersi nella tornata elettorale che lo vide vincitore. "Avevo visto lo scambio di favori ed ero stato accusato - allora - di fare terrorismo di “non saper perdere”, sì, perché era scritto che altri vincessero..."

Operazione 'Fake'
di
3 min di lettura

PATTI (MESSINA) – Mauro Aquino, sindaco di Patti, giovane esponente del Pdl, è colui che alle amministrative del 2011 ha “soffiato” la poltrona di primo cittadino a Luigi Gullo,oggi indagato nella operazione Fake, nipote di Cisco Gullo, che per far eleggere quel nipote, due anni fa, secondo l’accusa, ha smosso una “porzione” di elettorato da uno o più paesi a Patti. Ma Patti scelse Mauro Aquino. Oggi,quel sindaco, che con la sua elezione ruppe un “sistema” ben congegnato, a due giorni dalla “esplosione” di una inchiesta che ha stravolto il “suo” Comune scrive su Facebook le proprie considerazioni sulla vicenda:

“I fatti, eclatanti, ma non di certo una sorpresa, di ieri, le ripercussioni che avranno, l’analisi dei nomi e delle circostanze mi portano a fare, insieme a voi, Cittadini Pattesi, una riflessione.. anzi più di una.

E scrivo qui, anche su facebook, perché è lo strumento più immediato.

Niente di nuovo sotto il sole…

Se ne era parlato anche durante e nel bel mezzo di quella campagna elettorale.

Lo avevo detto pubblicamente quando toccavo con mano le “umane miserie” di chi veniva inseguito, compresso, quando si puntava sul bisogno e la necessità per accaparrarsi voti. Ad ogni costo!

Avevo visto lo scambio di favori ed ero stato accusato – allora – di fare terrorismo di “non saper perdere”, si, perché era scritto che altri vincessero…

Ed ora che il tempo è galatuomo devo dire grazie a Voi Cittadini, perché allora, quasi due anni fa votandomi, avete sconfitto un sistema, un casta, un modo di creare il consenso che da anni, e chissà da quanti, governava la città, usando potere, favori, malcostume….

Oggi mi rendo conto quanto è stata grande quella vittoria. Una vera Rivoluzione!

Conseguenze: tantissime.

Gente, bravi ragazzi, onesti lavoratori, professionisti – oggi disincantati – , che facevano parte di quel panzer elettorale messo in piedi con un unico scopo e con tantissime liste che oggi sono la maggioranza consiliare di questa Città, sono rimasti fuori per pochi voti, liste escluse per irrisorie percentuali … questo è stato uccidere la democrazia.

E solo loro, gli esclusi, certamente in buona fede, potranno e sapranno ringraziare chi li ha usati, facendoli strumenti dei loro giochi.

Noi possiamo solo osservare con tristezza un Consiglio Comunale orfano, zoppo, e sorridere quando si parla di onestà, si accusa chi opera con impegno quotidiano ed ha sconfitto il malaffare della gestione dei voti.

• Nessun compiacimento, nessuna gioia, nessun trionfalismo. Solo tanta tanta tristezza!

Ed altri hanno continuato a giocare, su facebook, in piazza, sui giornali, denigrando, offendendo, pontificando, dileggiando mentre ora è venuto fuori quello che amavano fare, giocare con i voti.

Non voglio accusare nessuno. Nessuno è colpevole fino a quando una sentenza definitiva non lo sancisce.

Ma bisogna guardare in faccia la realtà.

Dopo essere stato il paese di Sindona, oggi siamo sulla ribalta nazionale per uno scandalo peggiore.. e questo lo dobbiamo solo a chi ha ritenuto opportuno ed anzi giusto piegare la democrazia alla propria personale convenienza.

• Quante elezioni sono state falsate?

Anche le ultime?

In ogni caso Patti ha risposto con il voto libero; questa è una soddisfazione che premia chi è onesto come i Cittadini di Patti.

• Chi si assume l’onere di rappresentare una comunità non solo deve essere onesto. Deve anche apparire tale!

E torno a facebook.

Commenti a iosa, per l’acqua che mancava, per una cartaccia sulla spiaggia, per una multa non condivisa, per una stagione teatrale… giusto farlo e farli.. ma leggo poco sui fatti di ieri di oggi.

Mi chiedo perché?

E dico bisogna andare avanti, sconfiggere le paure, l’omertoso silenzio. Chiedo alla scuola, alla società civile, alle istituzioni, di formare, costruire, dibattere, abituare ed insegnare a tutti il diritto di esprimere, senza timore, senza paura, idee, pensieri, denunce …

Sono positivo e propositivo e dico ancora anche questa può essere, nella pagina più buia di Patti dal dopoguerra ad oggi, una lezione di democrazia, l’avvio di un futuro migliore”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI