Lo stupro di Catania e le reazioni del mondo politico-sindacale

Lo stupro di Catania e le reazioni del mondo politico-sindacale

Invocano tutti pene esemplari
LE REAZIONI
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CATANIA – È un coro unanime di sdegno per la violenza sessuale di gruppo ai danni di una tredicenne alla Villa Bellini. Dopo le parole a caldo (in ordine cronologico) del ministro Salvini e della presidente Meloni, oggi è il giorno dei commenti degli esponenti regionali dei partiti e delle organizzazioni attive.

Per Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, che parla di “orrore, degrado, follia”, “la vicenda di Catania, con una ragazzina di tredici anni stuprata da un branco di sette ragazzi egiziani nei giardini comunali di Villa Bellini, ci consegna uno spaccato sociale estremamente preoccupante”.
“Storie di questo tipo si ripetono inesorabilmente in tutto il Paese. Violenza sessuale di gruppo, prevaricazione sui più deboli, sottomissione delle donne, sempre più piccole e sempre più indifese. Ci aspettiamo che i responsabili di questa atrocità – già tutti individuati – paghino per ciò che hanno commesso”, prosegue.

“Non ci sono giustificazioni per quanto accaduto, non può essere immaginabile una furia di questo tipo da parte di ragazzi anche minorenni. La mia sincera e commossa solidarietà alla vittima, alla sua famiglia, al fidanzatino picchiato e immobilizzato dal branco. Ciascuno di noi, nel suo piccolo, deve fare qualcosa in più nel contrasto alla violenza e nel diffondere la cultura del rispetto delle donne, affinché simili episodi non si ripetano mai più”.

Catanoso: “Basta buonismo”

Il Vice coordinatore regionale di Fdi Basilio Catanoso dice “stop” al “buonismo”. “Sono sconcertato dalla vicenda dello stupro di una studentessa tredicenne alla Villa Bellini di Catania, avvenuto sotto lo sguardo impotente del fidanzato immobilizzato – afferma Catanoso -. I sette egiziani responsabili, subito individuati e arrestati grazie al lavoro della Procura e dei Carabinieri, si trovavano da noi perché minorenni non rimpatriabili e avevano già mostrato la volontà di non rispettare la loro collocazione in comunità; a Palermo, qualche mese fa, si trattava di Italiani, per cui non è solo un problema di nazionalità, ovviamente, ma di entità e certezza della pena”.

“Inasprire le punizioni per chi si renda responsabile dei reati di violenza sessuale, in questo caso addirittura su minorenne – conclude – garantire sicurezza nelle Città, facendola tornare una priorità assoluta. Basta con il “buonismo” ipocrita e il lasciare fare: lo Stato faccia lo Stato, come il Governo Meloni sta iniziando a fare con specifici provvedimenti legislativi, anche aiutando le Amministrazioni locali a difendere il proprio territorio. Pene durissime, presenza costante di personale in divisa e, soprattutto, chi sbaglia paghi, qui o nel proprio Paese d’origine nel caso di stranieri che non abbiano il permesso per vivere in Italia”.

La Cisl: “Solidarietà alle vittime”

Per Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl catanese, “l’inizio delle festività della nostra giovanissima Santa Patrona, martire e vittima di violenza per mano di Quinziano, sono state “macchiate” dalla notizia di un’inaudita violenza su un’altra giovanissima vittima”.

“Alcuni giorni fa, una ragazzina di 13 anni pensava di trascorrere momenti di spensieratezza, come giusto che sia, per la villa Bellini. Ma quella passeggiata si è tramuta in orrore e violenza, in una ferita indelebile che le ha “sporcato e macchiato per sempre” il corpo e l’anima – conclude -. Come Cisl esprimiamo la nostra massima solidarietà alla giovane e supporto alla sua famiglia. E, nello stesso tempo, chiediamo interventi politici, legislativi ed educativi più adeguati che riteniamo ormai non più rimandabili”.

Saverino: “Ora azioni concrete”

La deputata regionale del Partito Democratico Ersilia Saverino parla di “un fatto gravissimo”. “E’ avvenuto nel più importante parco pubblico di Catania ai danni di una tredicenne che scuote ancora una volta la coscienza di tutti noi – afferma Saverino . Non è più tempo delle parole ma delle azioni concrete, determinate, reali ed incisive. Abbiamo tutte il diritto di sentirci sicure nella nostra città ”.

La Cgil: “Episodio raccapricciante”

“Apprendiamo con raccapriccio quanto accaduto lo scorso 30 gennaio alla Villa Bellini in un’ora per nulla tarda e in pieno clima di festa patronale, tra luci e forze dell’ordine in giro per la città. Non può accadere che una minorenne venga violentata dal branco nei bagni pubblici come nei peggiori film criminali”. Lo afferma una nota della Cgil.

“Non può accadere che ancora una volta sia una donna – in questo caso una bambina, persino- a pagare il prezzo della brutalità sulla propria pelle. Viviamo in una città dove la sicurezza e il decoro sono sempre più rari. Ci stringiamo accanto alla vittima – conclude il sindacato – e alle sue persone care e auspichiamo il massimo della accuratezza nelle indagini”.

Alberghina (Mpa)

La coordinatrice catanese del Mpa, Pina Alberghina: “Esprimiamo solidarietà per la ragazza, nonché per la famiglia, vittima della violenza di branco che si è consumata nel pieno centro della nostra città. È un episodio di una gravità inaudita che lascia sgomento e senso di vuoto e che ci spinge oggi più che mai a sostenere l’importanza di una politica di forte sensibilizzazione per la prevenzione e il trattamento di questa come di altre – altrettanto gravi – forme di violenza sui minori e sulle donne con interventi sociali di prevenzione che coinvolgano tutti i settori della società a cominciare dalla scuola. E’ necessario sradicare queste forme di violenza e costruire una società più giusta e sicura per le giovani generazioni”.

L’Ugl: “Ora più uomini in divisa”

Il segretario territoriale della Ugl di Catania, Giovanni Musumeci esprime ai due fidanzati “la nostra affettuosa solidarietà, associandoci al pensiero di coloro i quali hanno invocato giustizia immediata e senza sconti per gli autori dell’orrendo e brutale atto”. “Una violenza inaudita – prosegue – che, peraltro, ci ricorda come la sicurezza e la percezione di essa stessa in ogni angolo della nostra città non possono essere mai troppi, motivo per cui appare indispensabile la richiesta urgente di un supplemento ulteriore di personale, oltre che sistemi di controllo e deterrenza”.

“Se la giustizia adesso farà il suo corso, speriamo senza attenuanti, altrettanto dovrà fare l’Amministrazione nell’individuare quali sono ancora le carenze nel meccanismo di accoglienza riservato per i minori stranieri, per poter intervenire in modo tempestivo affinchè le azioni educative possano essere più efficaci. Questo ci porta a ribadire come sia necessario potenziare il servizio sociale, oltre che l’apparato di prevenzione di questo nostro territorio”.

“L’incremento degli uomini in divisa che si è avuto di recente, connesso agli enormi sforzi che giornalmente le forze dell’ordine compiono per affermare la legalità e il rispetto delle regole, a nostro parere merita una integrazione aggiuntiva. Su Catania e sui suoi numerosi luoghi, centrali e periferici, maggiormente sensibili ci vogliono più telecamere e più pattugliamenti. Per questo riteniamo che non si debba perdere tempo per la stabilizzazione degli agenti di Polizia locale che possono già essere inseriti a pieno titolo nell’organico del Comune, ma neanche per l’assunzione delle 100 unità concordate con il Governo nazionale, sperando che in questo frangente si possa avere un aumento delle dotazioni di Polizia e Carabinieri, nonché del servizio Strade sicure dell’Esercito che per Catania è un ausilio rilevante”.


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