Lombardo: "Contro la mafia c'è ancora molto da fare" - Live Sicilia

Lombardo: “Contro la mafia c’è ancora molto da fare”

La strage di Capaci
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“Diciannove anni sono passati da quel terribile sabato pomeriggio, 23 maggio del 1992. Diciannove anni trascorsi senza che il ricordo si sia affievolito di un solo anelito”. Così il presidente, Raffaele Lombardo, e l’intera giunta di governo della Regione Siciliana ricordano Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, caduti vittime della bomba che la mafia pose sull’autostrada nei pressi di Capaci.

“Le manifestazioni organizzate nel diciannovesimo anniversario, portano a Palermo non solo istituzioni e rappresentanti dello Stato – continua Lombardo – ma tanti giovani e giovanissimi, provenienti da tutta Europa e del sud come del nord Italia, ragazzi il cui entusiasmo e impegno rappresentano, per tutti noi, una speranza per un futuro migliore”.

“Tanto si è fatto nella lotta alla mafia, tanto ancora si deve fare. L’impegno della Regione siciliana non si può fermare all’adozione di pur importanti e fondamentali protocolli di legalità. Occorre lavorare per creare le condizioni necessarie allo sviluppo ed all’incremento occupazionale attraverso l’infrastrutturazione e la crescita complessiva dei territori. Occorre lavorare nell’interesse della Sicilia e dei siciliani e, al tempo stesso, in memoria di chi è caduto e nel rispetto dei principi che ci ha lasciato in eredità. Valori che devono essere il timone, la guida, l’indicatore della giusta rotta per l’intera società civile ad iniziare proprio da chi si trova ad amministrare la cosa pubblica”.


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