Lombardo, la guerra del web | Accanto ai tifosi spuntano i contestatori - Live Sicilia

Lombardo, la guerra del web | Accanto ai tifosi spuntano i contestatori

A che punto è il consenso?
di
4 min di lettura

Il punto di domanda è: la macchina del consenso di Raffaele Lombardo e di quella parte del Pd che lo sostiene comincia a scricchiolare? Ci sono vari termometri per misurare il polso al presidente della Regione. Sul web fanno capolino i contestatori. E non ci riferiamo ai quotidiani online che sono un porto di mare di opinioni disparate, ma ai blog di riferimento che dovrebbero rappresentare, invece, una difesa turrita dell’immagine presidenziale. Qui, oltre al fisiologico appoggio di simpatizzanti e tifosi, si certifica forse un’erosione. D’accordo, magari poca cosa per un uomo come Raffaele Lombardo, abituato alla politica sul territorio. Appena appena una goccia. Scaverà la pietra?

Nel blog di Lombardo c’è un post sulla questione regina, sull’intricato frangente politico-giudiziario. Molti commenti sono incentrati sul reiterato “Non molli, presidente”. Tuttavia, ci sono pure i dissidenti. Scrive Mario 64: “Lombardo è arrivato al capolinea. Farebbe meglio ad abbandonare la scena politica. A prescindere da ogni tipo di reato che gli si possa contestare, come giustamente dice un suo compagno di casta, Claudio Fava,in un’intervista giornalistica, il fatto stesso di essere venuto a contatto con certe persone , giustifica da solo le sue dimissioni!!!! Cosa può riferire al Parlamento siciliano che lo stesso non sappia?”. Emanuele rimbecca a tono:”Questa vicenda che investe Raffaele Lombardo… è semplicemente scandalosa. Lo diceva Leonardo Sciascia, e lo analizzavano Magistrati con la M maiuscola come Falcone e Borsellino….  Chiunque attacca frontalmente la Mafia, sarà denigrato, attaccato pesantemente moralmente, politicamente, ecc, isolato e poi ammazzato. Lo stesso Falcone che lottò contro la Mafia e i poteri forti che la usa per i propri loschi interessi, dovette subire attacchi politici, denigrazioni, e infine la bomba. Lombardo deve essere processato, per aver fatto politica in una regione dove lo spettro della mafia aleggia sempre e in ogni occasione. Sei un imprenditore di successo….sei aiutato dalla mafia…. Sei un politico che prende tanti voti…. sei aiutato dalla mafia…”. Amicopaolo osserva: “Premetto che sull’operato politico di Lombardo non ho dubbi: negativo, anzi, pessimo. Ciò premesso bisogna uscire dalle logiche giudiziarie, molto usate e abusate dallo stesso Lombardo e dalla sua consorteria governativa, per non farci trascinare nello stesso terreno politico che ha caratterizzato tutto il suo percorso di Presidente ribaltonista che ha messo la Sicilia nelle mani di quella compagine di profeti professionisti dell’antimafia a convenienza”. E il dibattito ribolle.

E poi raggiunge punte caldissime nel blog di Fabio Granata.  Che scrive: “Fli si schiera in Sicilia con Raffaele Lombardo anche perché chiama in giunta figure di assoluta garanzia: alla sanità l’ultimo ragazzo di Paolo Borsellino, all’ambiente e ai rifiuti il prefetto Antiracket Marino, alla solidarietà Caterina Chinnici, magistrato e figlia di Rocco. Ci schieriamo in difesa del territorio e del paesaggio, insieme al governatore, contro lo scempio dell’eolico e al gigantesco affare termovalorizzatori che sta molto a cuore ai vertici del Pdl e che viene bloccato inesorabilmente. Sosteniamo il volto nuovo della burocrazia regionale a iniziare da quello, nel delicatissimo ispettorato regionale alla sanità, di Lucia Borsellino figlia di Paolo”. Andrea parte in quarta: “Legalità àààààà ààààà legalità ààààààà finirete con Lombardo….. vergogna….”. Alfio si affida alla storia: “La legalità non è esclusiva di un partito come la disonestà. La campagna elettorale è già iniziata e tanti partiti sono già al lavoro per “aiutare” gli elettori, c’è chi promette lavori, chi promette case in affitto, chi dà licenze facili per aprire negozi, chi promette dilazioni fiscali ecc. Soprattutto in Sicilia è impossibile fare politica senza imbattersi in mafiosi che offrono voti e ancora oggi possono portare consenso specialmente nei piccoli Comuni”.

E’ il confine di ogni dibattito. E’ possibile, in Sicilia, tentare la strada elettorale senza strusciamenti equivoci? Antonello Cracolici, nel suo spazio, pubblica un comunicato circa l’imputazione coatta del governatore: “La telenovela continua, oggi è andata in onda una nuova puntata. Adesso toccherà ad un altro giudice pronunciarsi sull’eventuale rinvio a giudizio. Per quel che mi riguarda, il Pd sarà coerente con quello che abbiamo sempre detto: di fronte ad un rinvio a giudizio per fatti di mafia, interromperemo il sostegno al governo. Ma, ripeto, ci toccherà vedere ancora altre puntate prima che la telenovela finisca”. Nessun commento a favore. Uno. Antitetico. Scrive Claudio Riolo: “Caro Antonello, non so come andrà a finire la vicenda processuale di Lombardo,saranno i giudici a decidere, spero, con serenità e rapidità. Ma indipendentemente dall’accertamento di eventuali responsabilità penali, che non ci compete, ciò che dovrebbe interessarci è la “responsabilità politica”, in base alla nota distinzione della Commissione parlamentare antimafia del ’93, presieduta da Luciano Violante. (…) La Procura ritiene che vi siano le prove che i fratelli Lombardo hanno chiesto e ottenuto il sostegno, anche finanziario, dell’organizzazione mafiosa; mentre ritiene che non vi siano prove sufficienti a dimostrare ciò che i fratelli Lombardo avrebbero dato in cambio di quel sostegno di cui non si dubita. Non credi che sia sufficiente per prendere, politicamente, le distanze da Lombardo? Per ritenere che, indipendentemente dal rinvio a giudizio, non sia un partner affidabile per un’alleanza di governo?”.

Di solito, davanti a domande come questa, nell’area del Pd che sostiene Lombardo, si fanno spallucce e si derubrica la contestazione alla voce “Moralismo”. Chissà se è ancora così, o se qualcuno comincia a porsi domande diverse. Chissà se è tutto ascrivibile alla bile dei soliti malpancisti, o se è un segno del barometro, del tempo che sta cambiando.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI