ROMA – La quinta sezione penale del Tribunale di Roma ha assolto l’ex presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, dal reato di diffamazione a mezzo stampa per i contenuti di un’intervista rilasciata al settimanale L’Espresso il 28 ottobre 2010 sulla costruzione, poi bloccata dalla sua giunta regionale, dei termovalorizzatori e su lavori per l’autostrada Ragusa-Catania. Lo rendono noto i legali dell’ex governatore con un comunicato. Il procedimento era scaturito dalla denuncia presentata dall’allora senatore del Pdl Pino Firrarello.
Il Tribunale aveva acquisito alcuni articoli di stampa che davano conto dell’inchiesta penale su presunte tangenti nell’affare termovalorizzatori trasmessa dalla Procura di Bolzano a quella di Palermo e dell’aggiudicazione della gara d’appalto per l’autostrada Ragusa-Catania. Il Tribunale di Roma ha ritenuto che le espressioni critiche dell’ex governatore Lombardo fossero riconducibili alla funzione di presidente della Regione Siciliana all’epoca svolta e pertanto insindacabili ai sensi dell’art. 6 dello Statuto della Regione Sicilia. Analoga decisione era stata adottata dal Tribunale penale di Velletri, nel maggio del 2013, che ha assolto Raffaele Lombardo sempre dal reato di diffamazione a mezzo stampa in un procedimento avviato su querela dell’ex ministro Stefania Prestigiacomo.