L'omicidio in discoteca, spunta un audio che inchioderebbe il minorenne - Live Sicilia

L’omicidio in discoteca, spunta un audio che inchioderebbe il minorenne

Si aggiunge un altro tassello alla ricostruzione del delitto al Notr3

PALERMO – Un audio inchioderebbe il minorenne accusato dell’omicidio di Rosolino Celesia alla discoteca Notr3, a Palermo. Gli inquirenti aggiungono tasselli su tasselli sulla ricostruzione di quanto accaduto nel locale di via Calvi nella notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 dicembre. Una svolta potrebbe arrivare da un video nel quale si sentono i due colpi di pistola e una voce che inchioderebbe il minore dei due fratelli fermati per il delitto in discoteca.

Per l’omicidio, infatti, sono in stato di fermo M.O., di 17 anni, e G.O, di 23. Il più piccolo dei due ha raccontato di aver sparato dopo che il fratello è stato aggredito proprio da Celesia e che si sarebbe dotato della pistola a Ballarò, dopo una lite avvenuta un mese prima dell’omicidio alla Vucciria. In quella rissa avrebbe avuto la peggio G.O., il fratello maggiorenne di professione pescivendolo, padre di un figlio. In base a quest’audio, cadrebbe l’ipotesi che la versione fornita dal minorenne reo confesso subito dopo essersi costituito fosse stata resa per coprire il fratello.

Il video

La conferma di quanto raccontato dal giovanissimo arriverebbe, almeno in parte, da un video registrato in discoteca e che è in possesso degli inquirenti. Si sente qualcuno urlare: “No, no, che fai?” E immediatamente dopo si sentono i due colpi di pistola che avrebbero ferito mortalmente Celesia. Chi ha urlato, cercando di fermare il giovanissimo, ha anche pronunciato il nome del minorenne. Nello stesso video in possesso della polizia si vedrebbero anche i momenti concitati prima e dopo l’omicidio. Si vede una rissa con molte persone coinvolte ma non chi impugna l’arma che poi farà fuoco. In un frame, però, si vede anche il più grande dei due fratelli con la pistola in mano (secondo il minorenne si trattava di una pistola finta). In un altro video in possesso degli inquirenti si vedrebbe la vittima 22enne, Rosolino Celesia, portato fuori dal locale .

Il muro di omertà

Le indagini non si fermano. Si scava anche per capire chi ha cercato di coprire l’accaduto, sia all’interno che all’esterno della discoteca. Qualche minuto dopo i colpi di pistola, intorno alle 2.50, una volante della polizia è arrivata al Notr3 dopo una chiamata dei sanitari del 118 che segnalavano il soccorso di un ragazzo ferito da un’arma da fuoco. Ma davanti ai poliziotti, i presenti in via Calvi hanno “negato che fosse successo qualcosa di rilevante” hanno scritto gli agenti nella loro relazione. “Siamo di fronte ad una situazione estremamente allarmante” scrive il gip Giuliano Castiglia nell’ordinanza di custodia cautelare. Non solo: qualcuno avrebbe anche alterato la scena del crimine, cercando di eliminare le tracce della sparatoria, “così ponendo in essere una condotta che appare superare le soglie della mera connivenza”, scrive Castiglia. Ci sarebbero omissioni anche nelle testimonianze di alcuni addetti alla sicurezza del locale, sentiti dalla polizia. Gli agenti hanno anche parlato di un “marciapiede da poco lavato”, “di un forte odore di detergente e di un’auto che presentava, sul paraurti anteriore, un’evidente striatura di presumibile sostanza ematica.


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